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IIA, nel primo semestre 2025 oltre 20 nuovi associati: più inclusione nel settore assicurativo
Ranucci Brandimarte (IIA): "L’Insurtech non è solo un tema tecnologico, ma sociale e culturale. Non promuoviamo polizze, ma una nuova idea di sicurezza quotidiana"

IIA, nel primo semestre 2025 più di 20 nuovi ingressi: aumenta l’inclusione e l’innovazione nel comparto assicurativo
Nel primo semestre del 2025 Italian Insurtech Association (IIA) conferma il proprio ruolo di motore dell’innovazione non solo nel comparto assicurativo, ma in ogni settore permeato dalla tecnologia. Dopo i 50 nuovi ingressi registrati nel 2024 – che hanno portato il network a superare i 200 soci – l’Associazione inizia il 2025 con oltre 20 nuovi associati, raggiungendo quota 223 membri.
Tra le new entry spiccano 13 società corporate, alcune delle quali provengono da settori all’avanguardia come Metakol, Antilia e Indigo, quest’ultima specializzata nella realizzazione di chatbot basati su intelligenza artificiale generativa. Gli ambiti rappresentati spaziano dall’ICT alla fintech, dalla consulenza alla sanità, dalla mobilità alle telecomunicazioni, a testimonianza di un’evoluzione dell’Associazione ben oltre i confini del solo insurtech.
Nata con l’obiettivo di sensibilizzare il settore assicurativo rispetto alle potenzialità delle nuove tecnologie e attrarre investimenti, oggi IIA si fa promotrice di un’innovazione che non è più solo digitale, ma sociale. Le tecnologie emergenti rappresentano infatti un fattore abilitante che amplia l’accesso ai servizi assicurativi e ne favorisce una diffusione più equa e inclusiva.
Questo approccio si traduce in un impegno concreto verso l’insurance inclusion, ovvero la promozione di un accesso facilitato e più equo alla protezione assicurativa, superando barriere economiche, digitali e culturali. In questa direzione, l’innovazione e la digitalizzazione, un tempo strumenti per aumentare la penetrazione del mercato, diventano oggi leve strutturali, potenziate dalla maggiore maturità degli utenti e da una crescente attenzione istituzionale verso i temi della prevenzione e della sicurezza.
Lo scenario nazionale sta infatti cambiando rapidamente. Le istituzioni italiane dimostrano una sensibilità crescente verso la cultura assicurativa, come dimostra l’introduzione, per la prima volta in Italia, dell’obbligo di copertura contro le catastrofi naturali per le imprese. Un passaggio storico che ridefinisce il concetto stesso di sicurezza collettiva.
In questo contesto, Italian Insurtech Association rafforza il proprio ruolo istituzionale, contribuendo al dialogo tra pubblico e privato e collaborando attivamente alla costruzione di un ecosistema normativo, tecnologico e culturale in grado di sostenere questa profonda trasformazione. L’assicurazione, oggi, non è più un servizio a sé stante, ma una leva strategica che si integra con ogni ambito della vita quotidiana: mobilità, salute, casa, lavoro e benessere delle persone.
Il paradigma si è spostato: dai singoli prodotti assicurativi si passa a piattaforme di servizi integrati pensati attorno all’evoluzione dei bisogni concreti dei cittadini, gli ecosistemi. Nei primi sei mesi del 2025 sono stati investiti 230 milioni di euro negli ecosistemi assicurativi (quasi quanto l’intero 2024) e si prevede di raggiungere i 510 milioni a fine anno, con l’obiettivo di superare i 750 milioni nel 2026.
Mobilità (21%) e salute (19%) restano gli ambiti più attrattivi per gli investitori, seguiti da casa (15%) e PMI (14%). L’assicurazione si fa sempre più pervasiva e interconnessa con ogni aspetto della vita di persone e imprese, passando da proteggere a posteriori a prevenire, accompagnare e abilitare comportamenti virtuosi.
L’impegno di IIA non è solo tecnologico, ma anche culturale. In un’epoca in cui il cittadino esige servizi personalizzati, tempestivi e accessibili, l’Associazione promuove una visione di mercato in cui le persone sono protagoniste. Il prodotto assicurativo tradizionale lascia spazio a modelli partecipativi, dove il cliente non è più un destinatario passivo ma un attore attivo nella gestione del proprio rischio e del proprio benessere.
Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di Italian Insurtech Association ha dichiarato: “Il settore assicurativo sta cambiando pelle. L’Insurtech non è solo un tema tecnologico, ma sociale e culturale. Il nostro compito è costruire un ecosistema capace di dialogare con tutti i settori dell’innovazione, per offrire al cittadino un sistema di protezione accessibile, integrato e orientato alla prevenzione. Non promuoviamo polizze, ma una nuova idea di sicurezza quotidiana”.
La missione di IIA si articola su tre direttrici: formazione tecnica e manageriale, con oltre 2.000 ore erogate dal 2020; sensibilizzazione culturale, attraverso eventi, white paper, premi, momenti di confronto tra startup, assicurazioni, istituzioni e stakeholder trasversali; dialogo con le istituzioni, volto a colmare il gap normativo e a favorire un ambiente favorevole all’innovazione.
Solo negli ultimi due anni l’Associazione ha promosso oltre 40 iniziative tra eventi in presenza, webinar, ricerche, incontri con autorità e stakeholder pubblici e privati, contribuendo attivamente alla diffusione della cultura insurtech su tutto il territorio nazionale grazie alla partecipazione di oltre 150.000 persone tra in presenza e in streaming.
IIA si configura oggi come un ecosistema di innovazione che abbraccia tutto il sistema produttivo, aperto a nuovi ingressi e collaborazioni. Le sfide future richiederanno visione, coesione e competenze. In tal senso, l’Associazione continuerà a operare come hub indipendente e propositivo, per costruire un mercato assicurativo e dei servizi digitali capace di mettere le persone, e non solo i prodotti, al centro della trasformazione.