Mostre/ Malevič e i compagni di strada, alla ricerca di “0,10” - Affaritaliani.it

Culture

Mostre/ Malevič e i compagni di strada, alla ricerca di “0,10”

di Simonetta M. Rodinò

Una rassegna dal duplice scopo: "Alla ricerca  di 0,10 - L'ultima mostra futurista di quadri" rende omaggio all'opera iconica di Kazimir Malevi? "Quadrato nero" e insieme ne festeggia il centenario.

Alla Fondation Beyeler di Basilea un'occasione rara di vedere riunite le opere dell'artista ucraino e degli altri autori che presero parte all'omonima e leggendaria esposizione che dà il titolo alla mostra svizzera. L'obiettivo del curatore Matthew Drutt è offrire una ricostruzione storica per dare l'idea dell'impatto creato all'epoca, ricercando quanti più lavori possibile. Compito non facile, perché dei circa 150 esposti nella storica rassegna "0,10" di Pietroburgo nell'inverno 1915 -1916 se ne sono distrutti due terzi. Così, è stato pensato di ospitare anche altre opere coeve degli stessi autori.
 
Quale il significato del titolo? Lo "0" riconduce all'idea di Malevi?: simboleggiava la distruzione del vecchio mondo culturale e al tempo stesso dava un nuovo inizio artistico; il "10" si riferisce al numero di artisti che in origine dovevano partecipare all'iniziativa. Poi si ampliò a 14: sette donne, tra cui quattro tra le massime esponenti dell'arte moderna russa, Vera Pestel, Ljubov Popova, Olga Rozanova e Nadežda Udalcova e sette uomini. Con la dicitura "ultima mostra futurista" si voleva dimostrare che si stavano allontanando se non liberando dall'influsso del futurismo italiano.

Due le figure carismatiche e insieme contendenti. Kazimir Malevi? presentava per la prima volta la sua pittura non oggettiva all'insegna del "suprematismo" (dal latino supremus, il più alto), rivelatore del ruolo di guida che egli aspirava ricoprire in campo artistico; Vladimir Tatlin con i rilievi pittorici da parete, realizzati con materiali d'uso quotidiano,  scompaginava l'idea tradizionale di scultura.

Nella prima sala i lavori delle tre pittitrici Pestel, Popova e Udalcova, sostenitrici di Tatlin; sì, perché curiosamente si crearono due fazioni: chi sosteneva il moscovita e chi invece era amico di Malevi?, cui è dedicata una grande sala. Vi è riproposta una gigantografia dell'allestimento della mostra del 1915. Il Quadrato nero è appeso in alto in un angolo della sala, nella posizione che una famiglia russo-ortodossa tradizionalmente riservava all'icona, circondato da molti altri lavori sparsi su pareti ricoperte di stoffa o tela, in un affollato allestimento. La parola "suprematismo", scribacchiata su un pezzo di carta, appare sulla parete di sinistra sotto i dipinti, mentre altri bigliettini e proclami sono affissi alla parete adiacente. Fanno da corollario alla foto una ventina di sue tele, tra cui il "Cerchio" e la "Croce".

In una stanza le composizioni cubofuturiste e suprematiste che s'intrecciano con la scultura, in un gioco di spazi e volumi, di Ivan Puni, in un'altra le opere chiave dello sviluppo della scultura nel costruttivismo di Tatlin. E ancora….

"Alla ricerca  di 0,10 - L'ultima mostra futurista di quadri"
FONDATION BEYELER - Baselstrasse 101 - Basilea - Svizzera
Durata: fino al 10 gennaio 2016
Orari: tutti i giorni 10 - 18; il mercoledì  10 - 20
Ingressi: intero CHF/ € 28 - libero per bambini sotto 11 anni
Infoline: +41 - (0)61 - 645 97 00
email: info@fondationbeyeler.ch
www. fondationbeyeler.ch