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Culture
Nobel a Mogol: da De Chirico a Sam Francis, 22 opere per la campagna di NaM

di Milo Goj

Gli appassionati di arte visiva si mobilitano per contribuire alla campagna di NaM, Nobel a Mogol, l'onp (organization no profit) che ormai da due anni è impegnata nel creare un movimento d'opinione destinato a portare il grande autore milanese di testi per canzoni al più prestigioso Premio mondiale per la letteratura. Sulla piattaforma www.charitystars.com specializzata nell'organizzare aste benefiche per associazioni non profit, con l'aiuto di vip di vari settori, parte oggi l'asta “Collezioni private” www.charitystars.com/collezioniprivate. Alcuni grandi collezionisti hanno messo a disposizione le loro opere per aiutare la corsa di Mogol al Nobel.

Ne è risultata una raccolta di 22 lavori che ci conducono in un eccezionale viaggio nell'arte moderna e contemporanea. A prenderci per mano non poteva che essere Giorgio De Chirico, il “Pictor Optimus”, il pittore italiano moderno più famoso al mondo.

Dopo la grande stagione metafisica, il Maestro era tornato su tematiche più tradizionali, tra le quali occupano un posto di rilievo le nature morte, che l'artista preferiva chiamare “Vite silenti”. Quest'asta ne propone due: una raffigurante delle pesche, un autentico gioiellino, dipinto in un periodo estremamente quotato per questo soggetto, l'inizio degli anni '30; l'altro, di dimensioni più grandi, risale alla piena maturità del maestro, negli anni '50. Idealmente a queste due opere se ne accosta una terza, un'altre natura morta di Giovanfrancesco Gonzaga, considerato l'erede di De Chirico per la pittura romantica.

Non poteva mancare un rappresentante della corrente artistica italiana più importante del Novecento, il futurismo, qui presente con un lavoro di Pippo Oriani.

Con le altre opere, tutte di maestri contesi nelle principali case d'asta, si passa dallo spazialismo di Roberto Crippa, al Nouveau Réalisme di Mimmo Rotella, dall'avanguardia articolata di Dadamaino, al rigorismo di Angelo Brescianini, dalla pop art di Tano Festa e al pop futurista di Marco Lodola. Questo per citare gli autori italiani. Ma “Collezione privata” presenta anche artisti internazionali del calibro di Sam Francis, il principale esponente dell'Action painting della West Coast, Bernard Aubertin, il punto di riferimento in Francia del Gruppo Zero, il maestro del surrealismo Maurice Henry e il leader dell'azionismo viennese, Hermann Nitsch.

Completano la galleria due autori, in piena attività, affermatisi in questi anni: Lorenzo Marini che, come Victor Vasarely e Pino Pascali passa senza soluzioni di continuità e sempre da protagonista dalla creatività nell'advertising all'arte visiva e Tomoko Nagao, una delle più interessanti interpreti del pop giapponese, nota al pubblico anche per le sue rivisitazioni di opere celebri come L'ultima cena. Tutte queste opere sono pezzi unici e originali. Ma questa collezione privata presenta anche quattro esempi mirabili di arte moltiplicata, che, a livello di prezzi, consentono una maggiore accessibilità. Si va da una scultura in legno di Mario Ceroli, in pieno stile Arte povera, a un'estroflessione di Agostino Bonalumi, da un multiplo particolarissimo di Mimmo Rotella a un'autentica chicca, difficilmente trovabile sul mercato: la raccolta completa dei 5 manifesti, tirati in soli 60 esemplari, eseguiti, per la commemorazione del centesimo anniversario della citta belga La Louvière da cinque autori del calibro di Pierre Alechinsky, Pol Bury, Jean-Michel Folon, Maurice-Henry et Roland Topor.

Gli appassionati d'arte e dei capolavori di Giulio Rapetti Mogol potranno così incrementare la lor collezione con lavori notevoli e al tempo stesso contribuire alla corsa al Nobel del grande autore. Con in più un vantaggio materiale. A differenza delle aste tradizionali, che impongono all'acquirente un costo aggiuntivo a quello di battuta (la cosiddetta buyer commission) che si aggira sul 30%, la commissione di “Collezioni private” di Charitystars è pari soltanto al 15% (più Iva).

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