Nove fotografi interpretano i Musei Vaticani. La mostra a Milano
"In piena luce. Nove fotografi interpretano i Musei Vaticani": la mostra a Palazzo Reale - Milano

di Simonetta M. Rodinò
Un reportage che apre al mondo le porte dei Musei Vaticani: la mostra “In piena luce. Nove fotografi interpretano i Musei Vaticani” è nata con l’intento di creare il primo fondo di fotografia contemporanea delle collezioni dei Musei situati all’interno dello Stato della Città del Vaticano.
La rassegna, da domani nelle sale al primo piano di Palazzo Reale, ospita circa 200 immagini che fanno parte della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei, voluta dal suo fondatore papa Paolo VI Montini agli inizi degli anni Settanta del Novecento.
“Il progetto, con l’obiettivo di creare una nuova collezione, rappresenta un esempio di come sia possibile trasformare un’occasione tanto delicata e composita in un momento di sperimentazione e di riflessione”, afferma il nuovo direttore museale Barbara Jatta.
Nove fotografi, in autonomia e in momenti differenti, hanno affrontato i diversi aspetti: dai visitatori alle opere, dalle architetture ai depositi, da ciò che è visibile a quanto è lontano dallo sguardo del pubblico, dalle tracce che il pubblico lascia lungo il suo percorso a quelle che l’esperienza percettiva semina nella memoria, dal tempo non solo storico ma anche fisico alla consunzione che trasforma costantemente luoghi e cose, ai simboli di una sempre più sfuggente “memoria collettiva”, fino alla distrazione e alla dissociazione da un dialogo realmente vitale con la società.
Nove “spie” che cercano di far capire come funziona una casa dell’arte: Bill Armstrong, Peter Bialobrzeski, Antonio Biasiucci, Alain Fleischer, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Rinko Kawauchi, Martin Parr e Massimo Siragusa documentano dunque lo spazio interno e quello esterno.
Se l’americano Armstrong è l’unico a lavorare in modo specifico nella Cappella Sistina, concentrandosi sui volti delle figure realizzate negli affreschi del Quattrocento e sui gesti che animano la Volta e il Giudizio di Michelangelo, l’italiano Biasiucci è l’unico ad aver lavorato nei depositi.
Mentre il napoletano Mimmo Jodice scelse - nel 2015 - di concentrarsi sulle opere della classicità, puntando lo sguardo su una serie di teste marmoree esposte nella Galleria Chiaramonti, nel Museo Pio Clementino e nel Museo Gregoriano Profano, nello stesso anno il britannico Martin Parr scattava immagini nelle zone limitrofe all’ingresso dei Musei Vaticani e negli ambienti espositivi, costruendo un affresco fotografico ironico sulla popolazione che gravita dentro e fuori alle mura dello Stato più piccolo del mondo.
La giapponese Rinko Kawauchi poi mette a fuoco gli angoli vuoti, i punti di transito, le crepe disegnate sui muri, dietro le opere, le tracce che i visitatori lasciano, il turbinio colorato della folla osservata da lontano.
E ancora…
La rassegna fa parte del programma di Milano PhotoWeek2018 - www. photoweekmilano.it
“In piena luce. Nove fotografi interpretano i Musei Vaticani”
Palazzo Reale - Piazza Duomo 12 – Milano
24 maggio – 1° luglio 2018
Orari: lunedì 14:30 - 19:30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 09:30 - 19:30; giovedì e sabato 09:30 -22:30
Ingresso libero
www.museivaticani.va
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