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Culture
Passaggi Festival 2020, la cultura trionfa sul Covid
Calici di Scienza

Oliver Stone, Valerio Massimo Manfredi, Giovanni Allevi, Corrado Augias, Linus, Oliviero Toscani. Sono solo alcuni dei molti ospiti che Passaggi Festival, rassegna dedicata alla saggistica giunta quest’anno alla sua ottava edizione, è riuscita a portare a Fano durante il mese di agosto, nonostante le problematiche legate al Covid. L’organizzazione ha dato prova di essere estremamente efficiente, precisa, rispettosa delle regole sanitarie ed ha così dimostrato che fare cultura in sicurezza si può.

“Le nostre priorità si sono dovute adeguare alla situazione attuale, in modo che il rispetto delle normative e del distanziamento sociale fosse al primo posto – ha spiegato in conferenza stampa il Direttore Giovanni Belfiori, soddisfatto dei risultati ottenuti – Siamo stati costretti a invitare meno ospiti dall’estero e a rinunciare a qualche rassegna o spazio, ma ne abbiamo aggiunti di nuovi, come Buongiorno Passaggi con i libri a colazione sul lungomare del Lido, iniziativa alquanto apprezzata”.

Ad aprire le cinque giornate del festival in realtà un personaggio di calibro internazionale c’è stato; una vera e propria occasione per la città di Fano di incontrare un regista di tale livello. Stiamo parlando del Premio Oscar Oliver Stone, in Italia per promuovere la sua autobiografia “Cercando la luce”, recentemente uscita per La Nave di Teseo.

“Ho iniziato a scrivere storie quando ero molto giovane, come ogni bambino che ha dei grandi sogni – ha raccontato Stone sul palco di Piazza XX Settembre durante la serata di apertura – Si può dire che il mio primo vero lavoro risalga a quando avevo circa diciannove anni; guardavo al mondo con la mente oscura piena di problemi”. Non a caso il titolo del libro, un racconto autentico dell’uomo oltre che del regista, rimanda proprio al lungo percorso che Stone ha dovuto compiere per raggiungere un certo equilibrio e uscire dal buio della notte.

Dalla rassegna Grandi Autori agli incontri presso la San Francesco, dagli spazi dedicati al benessere a quelli per giovani, bambini e animali, dalla collaborazione con l’Università di Camerino agli spettacoli teatrali, dalla finestra sulla narrativa straniera Europa/Mediterraneo ai Calici di Scienza, si è così arrivati sino al weekend conclusivo, con il fotografo Oliviero Toscani ospite sabato per presentare il suo “Caro Avedon. La fotografia in 25 lettere ai grandi maestri” edito da Solferino.

Quest’ultima è anche la casa editrice che ha curato il nuovo lavoro di Giovanni Allevi, sul palco domenica per parlare di “Revoluzione. Innovazione, follia e cambiamento”. “Questo periodo così particolare ci ha permesso di riscoprire il valore del silenzio, dell’attesa e anche del vuoto – ha raccontato il compositore al giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri – Viviamo in un’epoca in cui il conformismo ha forse raggiunto il suo massimo, basata com’è sui numeri, i like e i commenti attraverso i social. Dobbiamo, invece, prendere le distanze dall’esterno per guardare dentro di noi e provare l’ebbrezza di uscire fuori dai binari prestabiliti. Solo così potremo sperimentare l’innovazione e quindi la rivoluzione”.

Tra gli ospiti di Passaggi Festival anche Corrado Augias con il suo interessante “Breviario per un confuso presente” (Einaudi) e Valerio Massimo Manfredi, che ha riportato il pubblico indietro nel tempo, all’epoca di Nerone, grazie al romanzo “Antica madre”, edito da Mondadori. Ottimo riscontro anche per le lezioni presso la Mediateca, tra cui quella dedicata alla scrittura tenuta dal giornalista e scrittore Lorenzo Pavolini. E poi visite guidate della città di Fano tutti i pomeriggi, la rassegna Futuropresente dedicata alle nuove tecnologie, i graphic novel di Passaggi tra le Nuvole e la sezione Fuori Passaggi - Musica & Social.

Infine, il Premio Passaggi 2020 è stato conferito a Nicola Crocetti, fondatore ed editore della rivista “Poesia”, da quarant’anni la più prestigiosa pubblicazione europea del genere; mentre il Premio Andrea Barbato per il Giornalismo è stato attribuito a Giorgio Zanchini, giornalista Rai e conduttore su radio e tv di trasmissioni sia culturali sia di attualità politica, sociale ed economica.

Insomma, sono state cinque giornate intense che, come ha dichiarato il Direttore Giovanni Belfiori, “hanno rappresentato non soltanto la vincita di una sfida, ma anche il fondamentale segnale che la cultura può far rinascere il Paese”.    

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