Culture
Roma, a teatro Sarto per Signora di Feydeau

di Lucilla Noviello
Portare sulla scena un testo di Georges Feydeau oggi non è un'impresa semplice. Apparentemente la facilità delle battute e la semplicità della situazioni comiche rendono la commedia Sarto per signora un'opera la cui preparazione scenica sembra scorrevole e scontata. Ma proprio questa scontatezza è il rischio più grave per una regia che non desideri impegno né riflessione. L'opera che va in scena al teatro Sala Umberto di Roma fino al 26 aprile e che poi continua una tournè lunga e italiana incorre spesso in questa trappola. Valerio Binasco, che è regista intelligente, a volte sottolinea con troppa enfasi situazioni che allo spettatore odierno non possono che sembrare gag televisive e nonostante la bravura e il ritmo continuo - mai perduto da un cast di attori guidato da Emilio Solfrizzi che mai perde concentrazione - il gioco teatrale non diventa coinvolgente: fa ridere, ma non va mai oltre il divertimento superficiale. Le parole dell'autore francese ovviamente costruiscono dialoghi che nel nostro secolo, e in special modo in questo decennio, appaiono ingenui essendo osservati con una morale molto diversa da quella appartenente agli anni - la fine del secolo diciannovesimo - in cui furono scritti. Ma lo sguardo di Binasco non è uno sguardo distaccato. La sua ricostruzione - pur non essendo fedelissima - non è neppure una trasposizione temporale odierna. Egli sceglie infatti di trasportare la commedia a metà secolo ventesimo, costruendo un piccolo gioco italiano, che caratterizza gli uomini e le donne sul palcoscenico anche per l'inflessione dialettale e l'educazione regionale - oltre che sociale. Eppure anche questo gioco resta fine a se stesso, per cui le risate del pubblico, una volta chiuso il sipario, non risuonano più.
Sarto per signora, di George Feydeau.
Regia di Valerio Binasco. Con Emilio Solfrizzi, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Fabrizia Sacchi, Giulia Weber.
Al teatro Sala Umberto di Roma fino al 26 aprile e poi in tournè.