Culture
Quei due – Il sottoscala, a teatro la commedia di Charles Dyer
Quel che resta di una coppia dopo anni d’amore, che sia essa etero oppure gay: Quei due – Il sottoscala di Charles Dyer





Teatrovivo. Di Lucilla Noviello
Una veccia coppia di amanti - che nel caso di Quei due – Il sottoscala, commedia scritta da Charles Dyer e in scena al Teatro Quirino di Roma fino al 19 marzo e poi in tournè, con la regia di Roberto Valerio e interpretata da Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, formata da due uomini gay - è rappresentata nella sua piccola aggressività quotidiana, nei tic comportamentali e nelle leggere ma invasive ironie dell’uno verso l’altro. Tutte le azioni sono condite da una cattiveria breve ma profonda come solo coloro che ben si conoscono possono adoperare. Eppure Harry e Charles sono due amanti, nel senso proprio della parola, perché davvero si amano da tanti anni, e vivono insieme, e lavorano insieme e ancora accolgono l’uno le contraddizioni dell’altro, dialogando continuamente e facendosi continuamente compagnia, amici oltre che innamorati. Sono bravi e divertenti Tullio Solenghi e Massimo Dapporto. Si rispondono fisicamente e vocalmente con l’esperienza lunga del teatro. A volte sono stanchi i loro personaggi, perché non dormono, perché hanno paura - in un’Inghilterra della metà degli anni Sessanta in cui l’omosessualità è ancora un reato punito con la prigione – ma non lo sono gli attori, che continuamente giocano con le tonalità , i tic verbali; che ancora ballano, anche alla fine della commedia, e si abbracciano e piegano panni e strusciano piedi infilati in pantofole. Si muovono nella rappresentazione di una giornata lunga, interminabile in senso teatrale, divertente a suo modo e piena di tensioni - perché le sorprese non sono finite nella loro vita: un’esistenza piccola che però grandemente ha sfidato il costume sociale, la morale ottusa e il passato particolare di ognuno per fondare quello che è il vissuto di una coppia speciale, un po’ ridicola, a volte incipriata, che vorrebbe usare il femminile invece del maschile – e che in privato lo fa! - che vorrebbe essere libera e riesce ad esserlo, nonostante la prigione, la povertà, la calvizie. Tutto questo vissuto in un negozio da barbiere un po’ vecchio, mentre il pubblico ride: sono passati cinquanta anni e il costume sembra essere cambiato. Ma non la forza e la determinazione di chi vive un amore, che come ogni amore non può che esser libero.
Quei due – Il sottoscala di Charles Dyer. Regia di Roberto Valerio. Con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi. Al Teatro Quirino di Roma Fino al 19 marzo e poi in tournè in tutta Italia.