Corre col pancione di 8 mesi. Ma è polemica sullo sport in gravidanza
Alysia Montano, atleta 28enne, 5 volte campionessa del mondo, ha corso gli 800 metri nei campionati di atletica di Sacramento, in California, alla trentaquattresima settimana di gravidanza. E ha pure terminato la gara in due minuti e 32,12 secondi, solo 35 secondi in più rispetto al suo record personale 1:57:34, raggiunto nel 2010 in Messico.
Ma la sua 'eroica' impresa ha subito suscitato polemiche. "Durante la gestazione mi sono sempre sentita bene, l’esercizio fisico è ottimale sia per la futura mamma che per il bambino", ha dichiarato leri, spiegando che i medici l’hanno incoraggiata nella sua scelta.
Anche altri specialisti in realtà ricordano che lo sport e la gravidanza non sono incompatibili: fare attività fisica non comporterebbe rischi per la mamma nè per il bambino. Tra i vantaggi, invece, il limite all'aumento di peso, la diminuzione del rischio di diabete gestazionale, il miglioramento del ritorno venoso e la riduzione della depressione post-partum. Il tutto, però, va dosato con attenzione insieme al proprio medico, a seconda anche di quanto sport si faceva prima di rimanere incinta e a seconda del proprio stato di salute durante i nove mesi.