Distretto Italia
Conclusa a Bari la nona edizione de “La Ripartenza: liberi di pensare” di Nicola Porro
Al Teatro Petruzzelli, due giorni di confronto su economia, libertà e futuro dell’Italia

Si è conclusa con l’intervista al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, la nona edizione de “La Ripartenza, liberi di pensare”, l’evento ideato e condotto da Nicola Porro, direttore del sito Nicolaporro.it, che ha portato al Teatro Petruzzelli di Bari una due giorni di dibattiti, analisi e provocazioni sui temi centrali dell’economia, della politica e della società italiana.
Secondo il Ministro della Difesa, Guido Crosetto: "Lavorare alla ricostruzione significa credere che la guerra possa finire: è, in fondo, un atto di speranza. C'è una parte dell'Europa pronta a immaginare la fine del conflitto in Ucraina. Tuttavia, nei Paesi più vicini alla Russia si respira un clima di timore e incertezza. Sono convinto che un'aggressione russa potrà essere evitata solo attraverso una deterrenza credibile ed efficace. La pace è una questione di equilibrio: il nostro compito è costruire le condizioni per un percorso concreto di stabilità. Le attuali minacce derivanti dal contesto internazionale impongono di difendersi. In un mondo in cui la forza è diventata un metodo di dialogo, la difesa è un tema essenziale che ha un costo la cui utilità si comprende realmente soltanto in presenza di un conflitto".
Dopo una mattinata di lavori, nel pomeriggio si è tenuta la lezione “Liberare” del Prof. Luigi Marco Bassani sui fondamenti del pensiero liberale e, successivamente, la tavola rotonda “Fare”. Qui il concetto di fare è emerso come azione concreta e responsabile, in cui l’intelligenza artificiale e l’innovazione diventano leve per un progresso autentico, capace di coniugare libertà individuale e trasformazione collettiva.
Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Fincantieri, ha spiegato: "Oggi costruire una nave significa dare vita a un ecosistema avanzato, una vera e propria smart city galleggiante che integra energia, gestione delle risorse e digitalizzazione. In questo scenario, la nostra capacità manifatturiera, espressione del più autentico Italian touch, si coniuga con la spinta all’innovazione, dove l’intelligenza artificiale diventa leva strategica per valorizzare il capitale umano e accelerare la reindustrializzazione del Paese. In aziende con la nostra storia si è sedimentato un sapere diffuso, patrimonio collettivo che rappresenta un vantaggio competitivo unico. La sfida che affrontiamo ogni giorno è trasformare questa tradizione in innovazione concreta, superando l’autoreferenzialità per costruire il futuro con visione e responsabilità".
Francesca Gostinelli, Head of Enel X Global Retail, ha osservato: “Per Enel, ‘fare’ oggi significa tradurre la velocità del cambiamento in azioni concrete per la transizione energetica, ripensando l’energia come sistema condiviso. Mettiamo il cliente al centro con soluzioni tangibili: commodity, efficienza energetica, mobilità elettrica e gestione intelligente dei consumi per aiutare aziende e famiglie a consumare meglio. Attraverso piattaforme digitali intuitive, rendiamo le persone più consapevoli e accompagniamo le imprese in percorsi su misura di decarbonizzazione. Guardando al futuro, ci aspettiamo clienti sempre più protagonisti, non solo fruitori. Enel evolverà sempre più verso soluzioni personalizzate, integrate e digitali per abilitare scelte sostenibili in modo accessibile. La transizione energetica è una sfida collettiva: il nostro ruolo è accompagnare ogni cliente nel loro percorso”.
Per Uljan Sharka, CEO e founder di Domyn: "L’‘Italian touch’ si sta affermando anche nell’ambito dell’intelligenza artificiale, una tecnologia che, proprio perché valorizza l’uomo, trova terreno fertile in Italia. Chi meglio del nostro Paese può sviluppare un’innovazione tanto dirompente da trasformare una commodity in bellezza e prodotti unici? L’IA italiana ed europea potranno distinguersi per un valore aggiunto fatto di design e ingegno. In questo scenario, la capacità di calcolo sarà il vero vantaggio competitivo. Per questo abbiamo ideato il ‘Colosseo Digitale’, un progetto che prevede la realizzazione di un supercomputer in grado di aumentare di cento volte la nostra potenza computazionale. Non dotarsi di infrastrutture simili significherebbe perdere l’occasione di guidare una vera e propria rivoluzione industriale”.
Raffaele Nacchiero, CEO di AraBat, ha dichiarato: “Sono un ingegnere gestionale e, insieme ad altri coetanei, ci siamo posti una domanda semplice ma cruciale: come affrontare in modo sostenibile il problema delle batterie al litio a fine vita? La nostra risposta è stata un innovativo trattamento chimico, oggi brevettato, che utilizza le bucce d’arancia (e altri scarti vegetali) per recuperare i materiali preziosi contenuti nelle batterie esauste. A particolari condizioni chimico-fisiche, questa tecnologia consente di far precipitare le materie prime delle batterie (come litio, nichel o cobalto), permettendo così un loro efficace riutilizzo. Un esempio concreto di economia circolare che unisce sostenibilità e ingegno”.
Inoltre, alla tavola rotonda “Fare” è intervenuto anche Guglielmo Maisto, docente di Diritto Tributario, che ha sottolineato: "Ogni singolo processo industriale ha un suo tema fiscale. Tuttavia, la norma fiscale generalmente è unica, pertanto, il futuro è quello di avere funzionari e strutture dedicate ai singoli processi e questo non potrà che migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti".
Il filosofo Riccardo Manzotti ha poi tenuto la lezione “Pensare” sul rapporto tra coscienza e libertà.
In conclusione, il panel “Discutere” ha visto confrontarsi, sotto la moderazione di Nicola Porro, i giornalisti Annalisa Chirico, Alessandro Sallusti, Mario Giordano e Giuseppe Cruciani su informazione, pluralismo e dissenso.