A- A+
Economia
Alimentari, la spesa è per i ricchi: rincari del 43% non solo per la guerra
Ragazza che fa spesa

Prodotti alimentari, prezzi su per colpa della guerra? Anche, ma non solo. Tutte le cause

I prodotti alimentari stanno vivendo un momento di forti rincari. Questa situazione che si sta delineando sugli scaffali italiani è figlia di molteplici componenti, tra le quali la crisi economica generata dalla pandemia e la difficoltà nel reperimento di alcune materie prime dovute ad eventi climatici particolari e raccolti non soddisfacenti. Il tutto ulteriormente aggravato dal conflitto in Ucraina, che impatta negativamente sul prezzo dei prodotti di prima necessità nei supermercati.

A tal proposito, Altroconsumo ha realizzato un’indagine, analizzando i prezzi a scaffale di 10 tipologie di prodotti alimentari. Attraverso la rilevazione prezzi fornita da IRI, l’associazione ha monitorato i prezzi, praticati nel mese di marzo da Ipermercati, Supermercati e Discount, di 8 categorie di prodotti alimentari (olio di semi di girasole, farina 00, pasta, olio extravergine, zucchero, caffè, latte e passata di pomodoro) e di 2 prodotti del settore ortofrutticolo (zucchine e banane), confrontandoli con quelli del mese scorso e degli scorsi anni.

L'olio di semi di girasole subisce un aumento del 43% in un anno

Dall’inchiesta di Altroconsumo emerge che uno dei prodotti a subire maggiormente le conseguenze del conflitto è l’olio di semi di girasole, il cui prezzo è aumentato, tra febbraio e marzo 2022, del 15%. La Russia esporta a livello globale circa il 15% dei semi di girasole e il 19% dell’olio greggio di girasole. L’Ucraina è responsabile del 50% delle esportazioni di semi di girasole e del 47% dell’olio (fonte: Ismea).

Tuttavia, la crescita dei prezzi al dettaglio per questo prodotto era presente anche prima dell’inizio della guerra: per tutto il 2021, infatti, i prezzi medi dell’olio di girasole sono stati più alti rispetto all’anno precedente e tra dicembre 2021 e dicembre 2020 il prezzo dell’olio di girasole era già aumentato del 28%.

Commenti
    Tags:
    altroconsumocovidguerrapandemiaprodotti alimentariucraina




    
    in evidenza
    Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento

    Politica

    Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento


    motori
    Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

    Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.