Economia
Global Attractiveness Index 2024, Italia 17esima: sale di una posizione rispetto a 2023.
Usa al primo posto
Forum Ambrosetti: Italia e' 17esima in Global Attractiveness Index 2024
L'Italia nel è arrivata alla 17esima posizione del “Global Attractiveness Index 2024”, realizzata da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Philip Morris Italia, Toyota Material Handling e Amazon e presentata oggi a Cernobbio. La classifica - stilata sulla base di un indice che mappa 146 economie del mondo - vede gli Stati Uniti al primo posto, con uno score pari a 100, seguiti a distanza da Cina (89,6) e Germania (85,0). L'Italia è però migliorata di una posizione rispetto all'anno precedente e di ben tre posizioni a confronto dall’edizione del 2020.
Tra il 2023 e il 2024 lo Stato ha inoltre guadagnato terreno su 12 su 19 degli altri Paesi nella top-20 per attrattività, mantenendosi competitiva in un quadro generale europeo di rallentamento. In particolare, spicca rispetto a Paesi come l’Uk (+5,2 punti), l’Australia (+3,6 punti), la Germania (+2,4 punti), la Francia (+1,6 punti) il Canada (+1,5 punti) e il Giappone (+0,8 punti). Considerando i Paesi del G7, l’Italia si conferma però il Paese meno attrattivo del gruppo: lo score medio dei Paesi G7 è 76,6, +16,3 punti rispetto al punteggio italiano.
Per rafforzare l'attrattività dell'Italia, secondo Thea, bisognerebbe completare diverse opere strategiche e intervenire su tecnologie come l'intelligenza artificiale e sul consolidamento del quadro normativo e comunicativo. Queste dimensioni hanno infatti premiato Paesi come Stati Uniti (primi nella classifica), Cina e Germania. L’Italia vanta però un ottimo posizionamento nei due nuovi indicatori dell'indice che descrivono la qualità della rete commerciale e l'eterogeneità geografica delle importazioni. Per individuare punti di forza e debolezza dei Paesi "strumenti statistici di sintesi, come il Global Attractiveness Index, sono fondamentali", spiega Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di Teha Group e The European House – Ambrosetti.
Permetto infatti di "analizzare la realtà sulla base di dati e informazioni quantitative, oggettive, non filtrati dalla lente dell’opinione che inevitabilmente distorce i fatti". Alla luce di quanto è emerso dalla ricerca, “l’Italia deve finalmente affrontare i suoi punti di debolezza, perché il resto del mondo non sta certo a guardare - Enrico Giovannini, Direttore Scientifico di ASviS e membro del Comitato Scientifico del progetto - Da questo punto di vista, è fondamentale che il nostro Paese rafforzi la coerenza delle politiche economiche, sociali e ambientali, superando la frammentazione che finora le ha caratterizzate".