Economia
Verizon compra Aol per 4,4 miliardi di dollari
Verizon compra Aol per 4,4 miliardi di dollari e accelera sulla convergenza tra telecomunicazioni e pubblicità. Con l'acquisto di Aol, infatti, Verizon mette le mani su portali di rilievo internazionale come The Huffington Post, TechCrunch, Engadget, MAKERS e lo stesso Aol.com. L'operazione garantisce quindi al colosso americano della telefonia una porta d'accesso al sempre più competitivo - e remunerativo - mercato dei video online. Nel dettaglio dell'offerta, Verizon pagherà Aol 50 dollari per azione - in contanti - con un premio del 15% sulla chiusura della vigilia.
L'operazione prevede il lancio di un'offerta pubblica e la successiva integrazione di Aol in Verizon. Il presidente e ceo di Aol, Tim Armstrong, manterrà la sua posizione. Constrastate le reazioni dei mercati: mentre Aol (segui il titolo in diretta) vola in Borsa, Verizon (il titolo) è in calo.
L'annuncio dell'operazione è in linea con la strategia industriale di Verizon che nei mesi scorsi aveva dichiarato di voler lanciare un servizio video per i dispositivi mobili, con un mix di contenuti a pagamento e non senza però tentare di replicare il modello della televisione. In questo modo l'operatore di telefonia mobile acquista la tecnologia avanzata di Aol per la vendita della pubblicità e per i video di alta qualità.
Aol, di cui Time Warner decise lo spin off nel 2009, ha chiuso lo scorso anno con ricavi per per 2,5 miliardi di dollari e 126 milioni di utili. "L'unione con Verizon - ha detto il ceo Armstrong - crea quella che ritengo la maggiore società mobile e video degli Stati Uniti".
Secondo gli addetti ai lavori l'annuncio a sorpresa , però, mette a nudo tutti i limiti delle reti di comunicazioni fisiche che non sono più "un vantaggio competitivo", di fatto, il "potere delle reti" sta svanendo. D'altra parte secondo il Wall Street Journal le reti erano fondamentali qualche anno fa, "ma ora la tecnologia cellulare è solo un 'back up' grazie alle reti wi fi e a Google e Facebook con i loro dirigibili e le reti a fibra ottica". D'altra parte quando è stato lanciato l'iPhone nel 2007, Apple e Verizon avevano la stessa capitalizzazione di mercato, 115 miliardi di dollari: oggi Cupertino vale 735 miliardi di dollari, il doppio di Verizon e At&t messe insieme. Insomma l'acquisizione di Aol mostra un "impero decadente più che il potere delle reti".
Per Aol, invece, la vendita è l'ultimo capitolo di una storia che ha visto la società specializzarsi negli ultimi anni nei media e nel marketing digitali, dopo essere stata uno dei pioneri della connettività web ed essere passata, nel 2000, attraverso la maxi fusione da 183 miliardi di dollari con Time Warner, che gli osservatori statunitensi definiscono oggi "una delle più disastrose fusioni societarie di sempre".