Autostrade, il sogno si avvera. Rimborsi fino al 100% in caso di ritardi per il traffico. Dal 2026 cambia tutto - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 17:10

Autostrade, il sogno si avvera. Rimborsi fino al 100% in caso di ritardi per il traffico. Dal 2026 cambia tutto

I tempi di erogazione saranno rapidi: il rimborso dovrà arrivare entro un massimo di 14 giorni

di Sandro Mantovani

Autostrade, rimborsi fino al 100% in caso di ritardi dovuti al traffico. Cosa succede dal 2026

A partire da aprile 2026, chi viaggia in autostrada potrà ottenere il rimborso del pedaggio, anche totale, in caso di ritardi dovuti a cantieri o a traffico congestionato. Secondo quanto risulta a Il Messaggero, il meccanismo sarà articolato in base alla lunghezza del tragitto e alla durata del rallentamento.

Per i percorsi inferiori ai 30 chilometri, il rimborso sarà sempre riconosciuto, indipendentemente dal tempo perso. Tra i 30 e i 50 chilometri, scatterà solo se il ritardo sarà almeno di 10 minuti; oltre i 50 chilometri, la soglia sale a 15 minuti. Le percentuali di restituzione crescono con l’aumentare del disagio:

  • 50% del pedaggio per ritardi compresi tra 60 e 119 minuti;

  • 75% per attese tra 120 e 179 minuti;

  • 100% oltre le tre ore di ritardo.

I tempi di erogazione saranno rapidi: il rimborso dovrà arrivare entro un massimo di 14 giorni.

Come cambiano le tariffe

La delibera introduce anche una revisione profonda dei criteri tariffari. In primo luogo, la remunerazione del capitale investito – il cosiddetto Wacc – viene riallineata ai valori di mercato, con un sistema di aggiornamento periodico. Le tariffe saranno calcolate esclusivamente sugli investimenti già realizzati e valorizzati a prezzi di mercato.

Vengono inoltre definiti nuovi parametri per valutare l’equilibrio economico-finanziario delle concessioni, prevedendo meccanismi di compensazione in caso di squilibri. Le regole entreranno in vigore per le nuove concessioni a partire da gennaio, mentre per quelle attuali sono previste fasi transitorie, così da evitare effetti retroattivi e garantire coerenza con i piani economico-finanziari già approvati.

Più controlli e qualità del servizio

Il nuovo impianto regolatorio introduce anche indicatori specifici per monitorare in modo più oggettivo le performance dei concessionari, con l’obiettivo di incentivare l’efficienza, migliorare la qualità del servizio e contenere i costi a carico degli utenti.