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Economia
Banca Profilo corre ancora in borsa. Scommesse sul riassetto post-Arpe

Prosegue la corsa ai titoli di Banca Profilo dopo l'annuncio che il Sator Private Equity Fund studia l'uscita dall'investimento fatto nel 2009. Dopo il boom a due cifre nella seduta di venerdì, le quotazioni salgono di un altro 9,9% e il titolo è entrato in asta di volatilità a 0,22 euro per azione: in due sedute l'incremento del prezzo è stato del 37%.

Dopo la presentazione del piano industriale al 2023 di Banca Profilo, il fondo di private equity gestito da Sator, società fondata dal banchiere Matteo Arpe, ha annunciato l'intenzione di valorizzare la propria quota di controllo (53%) e l'esistenza di colloqui anche gli stessi sottoscrittori del proprio fondo. Ai prezzi attuali Banca Profilo capitalizza 150 milioni di euro. 

In Banca Profilo Arpe era entrato nel 2009 quando l’istituto fondato nel 1988 e quotato in borsa dal 1999 si trovava in forte difficoltà a causa delle perdite accumulate nella finanza strutturata e dell’esposizione al crack Lehman Brothers (il bilancio 2008 si era chiuso in rosso di 79 milioni, complici 27 milioni di svalutazioni). Arpe sottoscrisse un aumento di capitale a 20 centesimi per azione per complessivi 80 milioni su 110, gli altri 30 milioni essendo riservati ai soci tra i quali in particolare gli industriali bresciani Pietro e Sandro Torchiani, Arnando Grimaldi, Marco Manara e Sandro Capotosti (presidente di Banca Profilo).

Chi sono ora i quotisti di Sator che potrebbero ritrovarsi in mano le azioni del gruppo specializzato nel private banking?  Nel fondo gestito da Sator sono da tempo presenti alcuni “bei nomi” della finanza italiana, come i Brachetti Peretti, gli Angelini, la Fondazione Mps, la  Fondazione Roma di Emmanuele Emanuele e Luigi Berlusconi, ultimogenito del “Cavaliere” al quale Arpe aveva fatto da tutor in Capitalia. Non è dato sapere se interessati a risalire nel capitale di Banca Profilo vi siano anche gli ex soci di riferimento (in particolare le famiglie Torchiani e Capotosti), ma la cosa non è da escludere, così come quale sarà il destino delle altre partecipazioni che Sator ha ancora in portafoglio. 

L'investimento è allettante, anche perché nel nuovo piano industriale il dividend payout di Banca Profilo dovrebbe mantenersi attorno al 75%.

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