Banco Bpm chiude il 2020, anno del Covid, con utili in calo riuscendo però a garantire un dividendo agli azionisti. Il peso della pandemia si riflette però sui crediti ai clienti con le rettifiche che salgono a 1,3 miliardi. L'amministratore delegato del gruppo Giuseppe Castagna si dice comunque ottimista per le prospettive 2021 e conferma la possibilità di valutare opportunità di fusione: "Stiamo valutando quali potranno essere le opzioni migliori", spiega agli investitori.
Nel dettaglio al netto degli effetti non ricorrenti, l'esercizio 2020 di Bpm si è chiuso con un utile netto adjusted pari a 330 milioni, ma anche considerando le componenti non ricorrenti, il 2020 si chiude con un utile di 21 milioni. Risultati che hanno consentito al consiglio di amministrazione di proporre la distribuzione di un dividendo di 6 centesimi per azione pari a complessivi 90,9 milioni. Crescono invece in maniera sensibile le rettifiche nette sui finanziamenti alla clientela salite a 1,3 miliardi , in crescita di 558,3 milioni rispetto all'esercizio precedente. Un importo fortemente influenzato dalla considerazione del peggioramento del quadro macroeconomico generato dalla pandemia.
Banco Bpm sottolinea comunque che nonostante il difficile quadro macroeconomico legato all'emergenza sanitaria si è registrata una forte ripresa dei risultati con la gestione operativa della seconda parte dell'anno pari a 1,015 miliardi (+43,5% rispetto al primo semestre 2020) e ha raggiunto 1,722 miliardi nell'intero esercizio.Un livello di redditività che ha consentito al Gruppo, tra l'altro, di realizzare una significativa accelerazione al processo di derisking, con cessioni di crediti deteriorati per complessivi 1,3 miliardi. Banco Bpm si è mosso anche per la riduzione dei costi attraverso la razionalizzazione della rete commerciale (chiusura prevista di 300 filiali nel primo semestre 2021) e l'attivazione di un accordo relativo al fondo di solidarietà per l'accompagnamento alla pensione di circa 1.500 persone.Le previsioni per il futuro restano all'insegna della cautela anche se ci sono margini di ottimismo.
"Salvo nuovi significativi peggioramenti di scenario, che considerate l'eccezionalità e l'incertezza del quadro attuale non possono essere esclusi, la robusta posizione patrimoniale del Gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non dovrebbe precludere una remunerazione degli azionisti" si legge nella nota che accompagna l'illustrazione dei risultati 2020. Ma l'intero quadro resta da monitorare e per questo Banco Bpm si impegna a procedere "alla predisposizione di nuove proiezioni triennali, tenendo conto dell'evoluzione del contesto pandemico in corso, così da poterle basare su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore".
Commenti