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Economia
BancoBpm, Ubs al 5,8% con derivati. L'ombra di Orcel in Piazza Meda

Si muovono le truppe in Piazza Meda? Ai fini osservatori del risiko bancario italiano non è passata inosservata una mossa che forse, fa notare qualcuno, potrebbe aver destato qualche preoccupazione nei vertici del BancoBpm. Istituto dove il Ceo Giuseppe Castagna punta alla costruzione del terzo polo bancario italiano, alternativo ai big di settore Intesa-Sanpaolo e UniCredit. Il colosso svizzero Ubs è salito al 5,8% del capitale, con diritti di voto però relativi solo all'1,1%. La restante partecipazione è rappresentata da posizioni lunghe sul 4% con scadenza tra il 31 maggio e il 14 dicembre prossimi, per le quali è previsto il regolamento fisico, e posizioni corte sullo 0,60% con scadenza entro il 15 dicembre 2022. 

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La posizione è emersa perché ha superato la soglia rilevante del 5% che secondo le regole Consob dev'esser comunicata al mercato. Il gruppo elvetico ha probabilmente costruito questa posizione al servizio di propri clienti. La banca svizzera è riapparsa infatti con una quota in strumenti finanziari e aggregata del 5,8%, dopo averne azzerata una del 6,1% solo qualche giorno fa. Si tratta dunque di normali collar a protezione delle fluttuazioni del prezzo delle azioni. Quindi, niente da temere in ottica di blitz nel capitale che prendono posizione. 

Certo è che Ubs è la banca da cui proviene il nuovo capo di UniCredit Andrea Orcel che nel gruppo svizzero ha guidato l’investment banking fino al 2018 e che è stato chiamato in Piazza Gae Aulenti per ridurre il divario con il diretto competitor Intesa-Sanpaolo, anche azionando la leva dell'M&A. E in UniCredit, Orcel sempre da Ubs ha portato con sè anche tre ex colleghe piazzandole in tre ruoli chiave: Fiona Melrose alla pianificazione strategica, Joanna Carss alle risorse umane e Anna Coleman allo stakeholder engagement, in cui ricade la comunicazione. Guarda caso tre funzioni importantissime specialmente in una banca che potrebbe aprire il capitolo del consolidamento. 

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L'amministratore delegato di BancoBpm Giuseppe Castagna

E UniCredit, assieme al Banco di Giuseppe Castagna, è proprio l'indiziata numero uno per la seconda fase del risiko bancario, dopo la scalata dello scorso anno di Ca' de Sass su Ubi. L'azionariato del gruppo di Piazza Meda si configura come quello di una public company, in cui è assente un grande socio di controllo, ma ci sono alcuni azionisti che in vista del consolidamento bancario hanno formato fra la fine del 2020 e il 2021 dei patti di consultazione per far sentire la loro voce in caso di fusioni. Accordi ben visti dal Ceo Castagna.

Orcel British Banking Standards 2013
L'amministratore delegato di UniCredit Andrea Orcel

Il primo socio singolo è il fondo americano Capital Research, che detiene il 4,99%. Il re dei filtri Giorgio Girondi tallona gli statunitensi con il 4,98%, il fondo Davide Leone&Partners (Dlp) è tra gli azionisti di rilievo con una quota attorno al 4,7% e poi ci sono il patto di Piazza Meda che riunisce il 5,5% del capitale (ne fanno parte quattro Fondazioni bancarie - Crt, Cassa Risparmio di Lucca, Cassa Risparmio di Trento e Rovereto, Cassa Risparmio di Alessandria - e la Fondazione Enpam, la cassa previdenziale dei medici) e quello promosso da Girondi con altri due soci privati della banca: il fondatore di Calzedonia Sandro Veronesi (circa l'1,5%) e Dario Tommasi, a capo dell’omonima famiglia di imprenditori vitivinicoli veronesi (1% circa). Insieme controllano il 6,68%

In caso di lancio di un'offerta pubblica di scambio (Ops) di UniCredit sul Banco, che è l'operazione maggiormente preferita da Orcel rispetto allo zoppicante Montepaschi che invece il Tesoro vuole proporre in sposa a UniCredit con ampia dote, Ubs che conosce bene il valore di Orcel, fanno sempre notare i fini osservatori del risiko tricolore, potrebbe rappresentare per Castagna un socio scomodo: aderendo all'offerta dopo aver preso posizione, potrebbe portarsi dietro gli altri soci di un azionariato frammentato. Spingendoli a consegnare le azioni in cambio di un lauto guadagno e con buona pace in Piazza Meda dei sogni di gloria per il terzo polo.

@andreadeugeni

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