Manovra, Bankitalia avverte: "Le coperture siano certe, stop a misure temporanee e rischi sul debito. La Difesa sarà sempre più onerosa" - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 09:44

Manovra, Bankitalia avverte: "Le coperture siano certe, stop a misure temporanee e rischi sul debito. La Difesa sarà sempre più onerosa"

Andrea Brandolini, capo del Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, in audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp)

di Salvatore Isola

Crescita modesta e incertezza persistente

"La crescita resta modesta sia nel 2025 che nei prossimi anni", ha affermato Andrea Brandolini, capo del Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, in audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp). Nel terzo trimestre si segnala una lieve ripresa, guidata dal settore dei servizi, ma le prospettive restano fragili per via della debolezza della domanda estera e dell’elevata incertezza economica globale. Le stime attuali confermano quanto previsto a giugno.

Manovra: necessarie coperture certe e stop a misure temporanee

Brandolini ha sottolineato che il Dpfp non fornisce sufficienti dettagli sulle singole misure previste. Tuttavia, Bankitalia avverte: le coperture dovranno essere certe, evitando soluzioni non strutturali. Le misure "spot" di spesa o taglio entrate devono essere limitate, in quanto producono solo effetti transitori e aumentano il debito pubblico. Serve trasparenza, come richiesto dalle risoluzioni parlamentari di settembre che sollecitano l'indicazione esplicita degli effetti finanziari delle misure. 

Per favorire la produttività e la crescita di lungo termine, Bankitalia suggerisce di: riallocare risorse verso investimenti, ricerca e istruzione; razionalizzare le spese fiscali, eliminando distorsioni che penalizzano la crescita delle imprese; contrastare l’erosione della base imponibile Irpef.

Difesa: spese in aumento, possibile attivazione clausola di salvaguardia

Secondo Brandolini, il Dpfp non tiene pienamente conto dell’incremento degli oneri per la difesa previsto dagli impegni NATO. Entro il 2028 la spesa potrebbe crescere di 0,5 punti di PIL. Se ciò avverrà senza adeguate misure correttive, potrebbe rendersi necessaria l’attivazione della clausola di salvaguardia per evitare il ritorno in una procedura UE per deficit eccessivo.