Economia
Bce: occupati al palo in Italia, crescono di più in Grecia
Se la ripresa dell'Eurozona ha portato a una crescita generalizzata degli occupati in tutta l'area, in particolare in Germania e in Spagna, in Italia "l'occupazione complessiva e' rimasta pressoche' invariata, in controtendenza rispetto all'insieme dell'area dell'euro e alle sue economie piu' piccole". Lo si legge nel bollettino economico della Bce. Il confronto appare sfavorevole rispetto a tutte le economie dell'Eurozona colpite dalla crisi del debito: non solo Spagna ma anche Portogallo, Irlanda e persino Grecia, dove si e' verificato invece un aumento dell'occupazione "marcato".
Secondo la Bce, l'attivita' economica mondiale "prosegue su un percorso di ripresa graduale e disomogenea". Le prospettive per le economie avanzate "sono sostenute dai bassi prezzi del petrolio, da condizioni di finanziamento ancora favorevoli, da miglioramenti nei mercati del lavoro e dal clima di fiducia piu' positivo, nonche' dal venir meno degli effetti avversi derivanti dalla riduzione dell'indebitamento del settore privato e dal risanamento dei conti pubblici".
Per contro, prosegue la Bce, "le prospettive di crescita dei paesi emergenti continuano a essere frenate da ostacoli strutturali e squilibri macroeconomici, acuiti in alcuni casi dall'inasprirsi delle condizioni finanziarie internazionali e dalla diminuzione dei corsi delle materie prime. Le spinte inflazionistiche a livello internazionale dovrebbero rimanere contenute in seguito al calo delle quotazioni petrolifere e per il margine ancora ampio di capacita' produttiva inutilizzata su scala mondiale".
In prospettiva, nell'area euro, "la ripresa economica dovrebbe proseguire, sebbene i rischi restino orientati verso il basso". Le proiezioni macroeconomiche per l'area dell'euro formulate in dicembre dagli esperti dell'Eurosistema prevedono una crescita annua del Pil in termini reali pari all'1,5% nel 2015, all'1,7% nel 2016 e all'1,9% nel 2017. Lo si legge nel bollettino mensile della Bce. Rispetto all'esercizio condotto in settembre dagli economisti dell'Eurotower, le prospettive per l'espansione del prodotto risultano sostanzialmente invariate.