"Borsa, gettonare banche e Campari". Portafoglio a prova di Grecia
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Mentre Piazza Affari accusa la reazione emotiva degli investitori all'esito del Greferendum, l'ad di Nextam Partners Sgr Carlo Gentili (nella foto sopra), intervistato da Affaritaliani.it, dà dei consigli operativi ai risparmiatori per destreggiarsi con successo sui mercati azionari mettendo al riparo i propri risparmi dal rischio Grecia. Ecco come.
L'INTERVISTA
Quali sono le indicazioni operative per gli investitori dopo l'esito del referendum greco?
"Non mi sembra una tragedia che il popolo ellenico abbia votato No. Era un referendum democristiano e non radical-comunista, perché il quesito era generale sulla proposta dell'Eurogruppo e non sulla permanenza della Grecia dell'euro. Ora, si tratta di riprendere le trattative. Gli investitori devono conservare il sangue freddo e avere pazienza, osservando le future mosse della Commissione Ue e del Brussels Group".
Come valuta le dimissioni del ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis?
"Si tratta di un gesto politico apprezzabile, perché aveva tenuto atteggiamenti non compatibili con la delicatezza della situazione, ma ha portato a casa una vittoria politica. Non c'è dubbio che la Grecia debba rimettere a posto i propri conti e ripagare i debiti, ma è altrettanto vero che se non le si offre in questo momento un'ancora di salvataggio, la popolazione ellenica non avrà nessuna ragione di rimanere nell'euro. E' un Paese ormai allo sfascio, con 300 mila famiglie che vivono senza energia elettrica e un tasso di disoccupazione al 30%. Sono necessarie politiche economiche innovative che non aumentano l'Iva ma che, al contrario, introducono agevolazioni fiscali pro-sviluppo".
Un risparmiatore italiano che investe in Borsa deve qundi continuare a cavalcare il Toro del listino milanese del primo semestre?
"La mia raccomandazione è, in questo momento, non predere decisioni affrettate e precipitose, ma rimanere fermi. Nè vendere per paura nè comprare, perché si pensa che i corsi azionari scenderanno. Nel breve, in termini economici non cambierà nulla. Se la situazione, invece, si risolve, si deve tornare a comprare in una fase di espansione dei multipli. Non considero, al contrario, lo scenario opposto, perché mi sembrerebbe sciocco che le parti in causa facciano naufragare la trattativa".
Cosa consiglia dal punto di vista della composizione geografica nell'asset allocation?
"Puntarei almeno il 50% in America, il resto diviso per il 45% in Europa, e la parte residuale in Asia. Ma nulla in Giappone".
E a Piazza Affari?
"Durante quest'anno abbiamo alzato via via i pesi sul listino milanese, perché le aspettative economiche e il clima politico in Italia sono migliorati. Abbiamo gettonato le banche e comprato anche il Montepaschi. Altri titoli interessanti sono Brembo, Autrogrill, Recordati, Campari. Tutte storie di successo che beneficiano anche di un euro più debole".