Borsa, le sanzioni di Trump alla Russia fanno correre i titoli italiani: volano Eni e A2a. Ma crolla Stm dopo i conti - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 14:26

Borsa, le sanzioni di Trump alla Russia fanno correre i titoli italiani: volano Eni e A2a. Ma crolla Stm dopo i conti

Borse europee positive, con Londra lievemente in vantaggio rispetto alle consorelle. L'attenzione degli investitori si concentra sui risultati delle trimestrali

di Salvatore Isola

Borsa, le sanzioni di Trump alla Russia fanno correre i titoli italiani

Piazza Affari chiude in territorio positivo, in linea con le altre Borse europee, con l’indice Ftse che avanza dello 0,41% a quota 42.381,93 punti. Gli investitori continuano a valutare le trimestrali in arrivo. Sul fronte economico, il presidente Usa ha annunciato sanzioni contro i maggiori produttori di petrolio russi e l'Ue ha adottato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca.      

Sul listino a spingere i rialzi sono i titoli Eni +3,04%, influenzato dal balzo del prezzo del petrolio, e A2a a +3,04%. Segue Prismyan +2,90%. Crolla Stm a -14,12% dopo i risultati deludenti del terzo trimestre. Il gruppo franco-italiano STMicroelectronics ha registrato un calo del 32,3% dell'utile netto nel terzo trimestre, attestandosi a 251 milioni di dollari. 

Molto bene il lusso con Moncler +2,85% e Cucinelli +1%, che beneficiano del comparto in forte ascesa dopo i conti del colosso francese Kering. Leonardo a +1,66% dopo il protocollo d'intesa (Mou) siglato con Thales e Airbus per unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società, Bromo, da circa 6,5 miliardi. Ferrari +2,26%. Unipol +2,16%.

Contrastato il settore banche, con Unicredit +1,28%, Intesa +0,02%, Bper -2,03%, Pop Sondrio -1,55%, Mediobanca -0,43%. Ieri il ministro Giorgetti ha annunciato che con la manovra il governo prevede di raccogliere circa 4 miliardi di euro da banche e assicurazioni. Sale Saipem a +4,34% dopo aver chiuso i primi 9 mesi con ricavi a 11 miliardi, in crescita dell’8,4% rispetto all’anno scorso, e il risultato netto a +7,3% e 221 milioni di euro. Perdite per Tim -2,93%, Campari -1,69%, Stellantis -1,32%. 

Sul fronte valutario, l'euro è poco mosso sul biglietto verde sopra quota 1,16 dollari, in attesa dei dati di domani sull'inflazione Usa e sui Pmi preliminari delle principali economie europee per carpire ulteriori indizi sulle prospettive di politica monetaria globale. La moneta unica viene scambiata a 1,1614 dollari (+0,03%) ed è in rialzo sullo a 177,23 yen (+0,43%).

Sale anche il cambio dollaro/yen a 152,60 (+0,41%), mentre il mercato attende i dettagli di un importante pacchetto di stimoli da parte della neo premier Sanae Takaichi, considerata una 'colomba' in materia fiscale e monetaria. La sterlina resta sotto pressione dopo che i dati britannici di mercoledì hanno mostrato che l'inflazione è rimasta stabile al 3,8% il mese scorso, sfidando le stime degli economisti che prevedevano un'accelerazione. 

Quanto all’obbligazionario, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è stabile a 79 punti base, invariato rispetto all'avvio e all’ultimo closing. Il rendimento viaggia al 3,37%.