Borsa, scattano le ricoperture sui bancari che vanno poi giù perché non c'è la crescita

di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
"I rialzi di stamattina dei bancari? Delle posizioni short che poi sono state ricoperte. Gli investitori che le scorse sedute avevano scommesso su dei brutti risultati degli stress test alla fine hanno visto che i dati non erano così osceni e si sono ricoperti comprando i titoli bancari, ma poi sono prevalsi i fondamentali negativi e son ripartite le vendite".
Giovanni Landi (nella foto), fondatore di Anthilia Capital Partners, ex vicepresidente di Assogestioni con una lunga carriera nel gruppo Intesa, spiega così ad Affaritaliani.it l'andamento dei titoli bancari e degli indici nella seduta delle borse europee. Seduta in cui i bancari, dopo aver aperto positivamente (sulla scia degli incoraggianti risultati degli stress test della Bce) mettendo a segno anche importanti rialzi (vedi il Banco Popolare a Piazza Affari), hanno girato in negativo trascinando al ribasso le borse del Vecchio Continente.
"Fatti fuori gli stress test, i fattori fondamentali che incidono sull'andamento del settore sono la domanda di credito che non c'è in Europa e la crescita economica che latita", spiega il gestore. "Non dico che gli stress test fossero stati già scontati dal mercato - aggiunge Landi - ma alla fine non ci sono state delle sorprese devastanti".