Petrolio e Bce spingono le Borse. Ma a Piazza Affari... - Affaritaliani.it

Economia

Petrolio e Bce spingono le Borse. Ma a Piazza Affari...

Il Ftse Mib ha chiuso l'ultima seduta della settimana con un rialzo dell'1,6% a 19.028 punti. In progresso Parigi (+3,1%), Londra (+2,2%) e Francoforte (+2%). Il principale indice milanese si è allontanato dal massimo intraday (19.305 punti) sul finale di seduta a causa delle vendite sul comparto bancario: Banca Carige -6,6%, Banco Popolare -5%, Ubi Banca -4,7%, Bper -1,1%, Unicredit -0,1%, Mediobanca +0,3%, Intesa Sanpaolo +1,8%, Banca Popolare Milano +2,2% e Mps +2,7%. Nel pomeriggio c'è stata infatti una decisa volatilità sul comparto.

In generale, il sentiment degli investitori ha continuato a beneficiare delle dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi e del petrolio che ha effettuato un rimbalzo: il Brent ha segnato un rialzo del 6,7% a 31,12 dollari al barile e il Wti del 6,6% a 31,49 dollari. Tenaris (+2,6%) ed Eni (+3,3%) hanno beneficiato del recupero del greggio.

Mps ha perso nell'ultima settimana di Borsa il 16,5%, che equivale a circa 400 milioni di euro di capitalizzazione mandata in fumo. E' il bilancio al termine di una cinque giorni sulle montagne russe: l'ottava e' partita con due ribassi del 14% lunedi' e martedi', cui e' seguito un crollo del 22% mercoledi'. Il maxi rimbalzo di giovedi' (+43%), sommato al +2,7% di oggi, non e' bastato al titolo per recuperare il terreno perso e, alla chiusura di oggi, Monte dei Paschi vale in Borsa poco piu' di 2,1 miliardi di euro. Anche l'ultima seduta settimanale per il titolo e' stata una continua altalena, con oscillazioni tra un prezzo massimo di 0,87 euro (equivalente a un rialzo del 19%) e un minimo di 0,67 euro (-8,2%). Molto elevato il volume degli scambi, con piu' di 203 milioni di azioni passate di mano solo oggi, pari a circa il 7,2% del capitale sociale (gia' ieri era stato scambiato l'8%). L'andamento della settimana a piazza Affari e' stato messo sotto la lente di ingrandimento dalla Consob, che ha avviato sin da lunedi' accertamenti per capire quanto accaduto e verificare eventuali abusi; dalle comunicazioni sulle partecipazioni rilevanti non e' finora emerso nulla, ma gli operatori hanno cinque giorni di tempo per rendere noti i movimenti a cavallo delle soglie rilevanti del 2% e del 5%.

Sul fronte dei dati macroeconomici l'indice Pmi composito dell'area euro di gennaio, secondo la lettura preliminare, si è attestato a 53,5 punti, in calo rispetto al dato definitivo di dicembre a 54,3 e al consenso a 54,2. In America la stima preliminare dell'indice Pmi manifatturiero di gennaio si è attestata a 52,7 punti, in rialzo rispetto al dato definitivo di dicembre a 51,2 punti che rappresentava un minimo da 38 mesi. Il superindice è sceso dello 0,2% su base mensile a dicembre, in calo rispetto al consenso degli economisti che si aspettavano un dato in ribasso dello 0,1%, mentre le vendite di unità abitative esistenti negli Usa sono aumentate a dicembre del 14,7% a livello mensile a 5,46 mln di unità, sopra i 5,2 mln attesi dal consenso.

A piazza Affari in luce Anima  (+6,7%) e Tod'S (+3,7% a 72,95 euro) che ha festeggiato i dati sul fatturato 2015 oltre le attese e due upgrade da parte degli analisti. In positivo Mediaset  (+4,7% a 3,224 euro), che è stata confermata da Mediobanca  Securities 'best pick' nel comparto tmt italiano. Inoltre, a detta di Icbpi (buy, Tp 4,55 euro) la debolezza del titolo dell'ultimo periodo è stata eccessiva alla luce delle prospettive di stabilizzazione e miglioramento dell'economia italiana. In rosso Saipem  (-20,6% a 4,202 euro) in attesa della partenza dell'aumento di capitale. Ieri, il cda ha fissato il prezzo di emissione delle nuove azioni a 0,362 euro per un controvalore complessivo pari a circa 3,5 miliardi di euro.

Sul resto del listino si segnalano Astaldi  (+7,6%) e Piaggio  (+7,6% a 1,857 euro) su cui Exane Bnp Paribas ha confermato la raccomandazione outperform. In positivo anche Openjobmetis  (+1,9% a 7,28 euro). Equita Sim ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e target price di 8,5 euro per azione in quanto considera l'azienda un attraente veicolo per scommettere sul recupero dell'economia italiana e il Jobs Act. Molto bene anche Rcs  (+4,6% a 0,57 euro). Mediobanca  Securities conferma sul titolo la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 0,96 euro evidenziando che secondo quanto riportato dalla stampa la società avrebbe chiesto alle banche di allungare la scadenza del debito per sostenere il nuovo piano industriale 2016-2018.