Le Borse europee recuperano nel finale. Piazza Affari fa +1,74%. Spread a 186
L'indice Ifo, che misura il morale delle imprese tedesche, è crollato a marzo al livello più basso dal 2009 a 86,1. Corre Exor, giù Tim, ko Pirelli. Volatilità
Chiusura in rialzo per le Borse europee, che tuttavia hanno piu' volte cambiato la direzione di marcia, mentre in Europa si e' arroventato il dibattito sugli eurobond e l'utilizzo del Mes, il fondo salvastati.
Nove capi di stato e di governo, in vista del videovertice dei 27 in calendario domani, hanno inviato una lettera al presidente del consiglio europeo, Charles Michel, per sollecitare il ricorso a bond comunitari e favorire un megapiano europeo di ripresa, soprattutto dopo che anche gli States si stanno preparando a un maxi-pacchetto di aiuti da 2mila miliardi di euro. Sullo sfondo, pero', rimane la preoccupazione per il virus, che ha gia' confinato a casa oltre 3 miliardi di persone nel mondo. Milano ha chiuso in progresso dell'1,74% facendo peggio delle altre Borse europee.
Lo spread si è attestato a 186 punti, in calo di oltre il 4%. La migliore è invece stata Parigi, in progresso del 4,4%. A Piazza Affari le azioni delle banche hanno registrato una seduta all'insegna della volatilità estrema. Unicredit, poco prima della chiusura in deciso ribasso, ha guadagnato sul finale lo 0,8%. Sul finale hanno allungato il passo anche le Fca (+2,9%), sebbene Moody's abbia messo sotto revisione il rating della casa auto. Hanno rialzato la testa anche le Cnh (+3,2%), mentre il mercato si interroga sul nome del futuro amministratore delegato.
Della galassia Agnelli hanno continuato a correre anche le Exor (+7,2%), nell'attesa che la holding pubblichi i conti del 2019. Sono invece andate male le Pirelli (-3,8%), dopo la buona performance delle ultime sedute e sul timore di una frenata delle vendite collegata alla crisi del settore auto. In retromarcia anche Telecom (-2,3%), sull'onda della notizia che il fondo Elliott ha ridotto la propria partecipazione dal 9,7% al 6,97%. Sul fronte dei cambi, l'euro è in rialzo sul dollaro a 1,0832 (1,079 ieri in chiusura) mentre perde terreno nei confronti della sterlina a 0,9182 (0,921) e si apprezza contro lo yen a 120,83 (120,355). Il cambio tra il biglietto verde e la divisa giapponese e' a 111,57 (111,499).
Anche il petrolio ha registrato una giornata di volatilita': dopo una partenza al rialzo, ha imboccato con decisione la strada del ribasso e nell'ultima ora ha poi cambiato di nuovo la rotta: adesso il wti, contratto con consegna a maggio, sale dello 0,58% a 24,14 dollari al barile. Il greggio beneficia della notizia che le scorte negli Stati Uniti sono aumentate ma meno delle attese: nell'ultima settimana salite di 1,623 milioni di barili a 455,360 milioni di unita', contro attese degli analisti per un rialzo di 3,3 milioni di barili. L'oro, dopo la volata di ieri, cede l'1,27% portandosi a 1.611 dollari l'oncia.
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