Borse, chiusura in forte calo per l'allarme sull'economia cinese - Affaritaliani.it

Economia

Borse, chiusura in forte calo per l'allarme sull'economia cinese

L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso sostanzialmente piatto con un ribasso dello 0,1% a quota 20.070 punti. Dopo il ripiegamento di ieri di quasi l'1%, la Borsa giapponese ha tentato di recuperare terreno nel finale delle contrattazioni, arrivando sul filo della parità dopo che per quasi tutta la seduta aveva viaggiato in territorio negativo in relazione al calo di Wall Street e delle piazze europee e soprattutto agli sbandamenti dei mercati cinesi. I rilanciati timori sulle prospettive dell'economia negli Usa e in Cina diminuiscono la propensione al rischio degli investitori internazionali, il che provoca anche un rafforzamento dello yen (tornato sulla soglia di un cambio a 123 nei confronti del dollaro).

Dopo l'improvvisa rotta di ieri di oltre l'8,5% (avvenuto per lo più nell'ultima ora di contrattazioni), Shanghai ha aperto anche oggi in forte ribasso (superiore al 4%) recuperando solo parzialmente a metà seduta. Bene iinvece Hong Kong, che alle 8 (ora italiana) segnava un rialzo dell’1,4%.

 A Tokyo sono in difficoltà i titoli di vari società esportatrici e alcuni del settore delle commodity (questo comparto guida anche i ribassi alla Borsa australiana). Borsa con indici sostanzialmente piatti anche in Corea del Sud, dove pure il governo ha dichiarato sotto controllo l'epidemia di Mers (sindrome respiratoria mediorientale) che aveva provocato un forte calo di consumi e turismo e contribuito a far rallentare vistosamente il Pil del secondo trimestre di quest'anno.

Intanto si moltiplicano i segnali secondo cui il prodotto interno lordo del secondo trimestre in Giappone (che sarà annunciato il 17 agosto) sarà con tutta probabilità negativo. Oggi, intanto, i ministri dei Paesi della Tpp tengono una riunione cruciale di negoziati multilaterali di libero scambio.