Borse europee in rosso. Piazza Affari -1,33%. Banco Espirito ko
Le borse europee chiudono negative a causa della deludente lettura dell'indice Zew sulla fiducia degli investitori nell'economia tedesca, scesa ai minimi dal dicembre 2012. Pesano anche i dati inferiori alle attese sulle vendite al dettaglio negli Usa e le dichiarazioni del presidente della Fed, Janet Yellen che, nel corso di un'audizione al Senato, ha alluso alla possibilita' di un rialzo dei tassi più rapido del previsto e al rischio di una bolla nei settori dei social media e delle biotecnologie, spingendo in ribasso Wall Street.
Maglia nera a Piazza Affari, dove l'indice Ftse Mib cede l'1,33% a 20.422,95 punti. Il Dax di Francoforte perde lo 0,65% a 9.719,41 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,53% a 6.710,45 punti, il Cac 40 di Parigi segna -1,03% a 4.305,31 punti, l'Ibex di Madrid scende dell'1,23% a 10.475,9 punti.
Le Borse (e soprattutto i titoli bancari che ha Piazza Affari hanno un forte peso specifico) sono state influenzati anche dal destino del Banco Espirito Santo. L'istituto portoghese ha perso oggi l'11,46% (dopo il -7,5% e il -35% della scorsa settimana). Ieri il maggiore azionista del Banco Espirito Santo (Bes), la holding Espirito Santo Financial Group dell'omonima famiglia portoghese, ha annunciato di aver ridotto la sua partecipazione nell'istituto dal 24,99% al 20,1% del capitale, per onorare le scadenze del suo debito.
Le difficoltà della holding portoghese la scorsa settimana hanno creato forte nervosismo su tutti i mercati europei, facendo tornare lo spettro di una crisi bancaria. La Banca centrale portoghese, intanto, ha fatto convocare il cda di Bes domenica sera per cooptare nuovi vertici in vista dell'assemblea del prossimo 31 luglio.
Sul listino milanese, in evidenza Mps (+2,68%) con il riavvio della copertura da parte di Morgan Stanley; giu' Mediobanca (-4,38%) dopo un report della stessa Morgan Stanley; scende Telecom (-3,15%), su Fiat (+0,47%). In ordine sparso le banche, nel giorno delle trimestrali di Jp Morgan e Goldman Sachs: salgono Banco Popolare (+1,4%) e Bper (+0,31%), quest'ultima alle prese con l'ultima settimana dell'aumento di capitale. In calo, invece, Unicredit (-2,11%) e Intesa Sanpaolo (-1,61%). Ribassi anche per Generali (-1,42%), all'indomani della cessione della svizzera Bsi, e Unipolsai (-1,44%). Segni negativi nel comparto energetico: Enel segna -2,33% ed Eni chiude a -1,02%. Tra gli industriali, rosso per Pirelli (-0,69%) e Finmeccanica (-1,52%). Buzzi cede il 2,74%.