Economia
Brand o brand...elli / Vorwerk, dal Folletto al Bimby: la storia tedesca dietro i due elettrodomestici più amati dagli italiani
Vorwerk Italia è il secondo mercato più importante a livello mondiale : almeno un milione di famiglie accoglie ogni anno nella propria casa un "Agente Folletto". La storia

Folletto Vorwerk




Bimby Vorwerk

Bimby Vorwerk

Bimby Vorwerk
Vorwerk: la favola industriale del Folletto e del Bimby
Chi non ha mai visto un Folletto in azione o assaggiato qualcosa cucinato con il Bimby? Dietro questi due oggetti diventati icone domestiche italiane, c’è una storia imprenditoriale che parte da molto lontano, precisamente dal 1883, e che attraversa più di un secolo di trasformazioni, intuizioni e piccoli miracoli industriali targati Vorwerk.
Tutto comincia a Wuppertal, in Germania, quando i fratelli Carl e Adolf Vorwerk fondano la "Barmer Teppichfabrik Vorwerk & Co.", una fabbrica di tappeti che già allora si distingue per la sua capacità di costruirsi internamente le meccaniche dei telai. È un successo. L’azienda passa poi ad August Mittelsten Scheid, genero di Carl, che ne assume la guida e avvia la trasformazione in quella che diventerà una multinazionale con un Dna familiare ancora oggi ben radicato e una presenza in 70 Paesi.
La prima svolta arriva negli anni ’20, quando l’azienda inizia a produrre motori per grammofoni. Ma ecco che nel 1926 la radio fa il suo ingresso trionfale e spazza via quel mercato. Le scorte si accumulano e sembra la fine. Invece è solo l’inizio.
Perché nel 1929, l’ingegnere Engelbert Gorissen ha l’intuizione che cambierà tutto: prendere uno di quei motori inutilizzati, infilarci delle manovelle e farlo diventare il cuore pulsante di una piccola scopa elettrica. Una segretaria, vedendola in funzione, esclama: "Ma questo è un piccolo Kobold!", ovvero "Folletto".
Il nome piace, e il resto, lo sappiamo, è storia. Anche italiana, visto che il 9 aprile 1938 il Folletto entra ufficialmente nel nostro mercato. Negli anni ’50 inizia la grande espansione commerciale, con 180 agenti a presidiare l’intero territorio italiano. Il sistema di vendita porta a porta è la svolta, un’esperienza rassicurante, quasi rituale: la visita dell’agente Folletto è un appuntamento fisso, di fiducia, e l’elettrodomestico stesso diventa uno status symbol.
Il VK115 degli anni ’60 non è solo un aspirapolvere: con i suoi accessori pulisce qualsiasi superficie, dai tappeti ai quadri, dalle scale alle automobili. Negli anni ’70 arriva il VK117 con il primo sistema di pulizia a secco per tappeti e moquette. E con l’arrivo del VK120 negli anni ’80, il Folletto entra ufficialmente nella storia, diventando il più diffuso aspirapolvere in Italia. Nel 1992 si tocca l’apice con 890.000 apparecchi venduti in un solo anno, e persino il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano gli dedica una mostra celebrativa.
Con l’avvicinarsi del nuovo millennio, l’innovazione corre veloce: il "Sistema Folletto" si evolve nei modelli VK131 (1999) e VK135 (2002), veri e propri sistemi integrati pensati per ogni tipo di superficie, anche le più delicate. Nel 2009 arriva il VK140, silenzioso, potente e attento all’ambiente.
Nel 2014 tocca al VK150, certificato TÜV come "adatto agli allergici". Il VK220s del 2018 porta sensori e ultrasuoni in casa, adattando automaticamente la modalità di aspirazione in base al tipo di pavimento. E nel 2022, ecco il VK7s: il primo Folletto senza filo. Sempre più smart, sempre più leggero, sempre più potente.
Dietro tutta questa evoluzione c’è però un filo rosso che non si è mai spezzato: la ricerca. Il reparto R\&D di Vorwerk è da decenni il cuore pulsante del marchio. Ogni nuova generazione di prodotti è il frutto di uno studio attento su efficienza, design, durata e sostenibilità. E tutto questo sarebbe vano senza l’instancabile esercito di consulenti Folletto: ogni anno un milione di famiglie italiane apre la porta a un agente, e una su tre possiede almeno un prodotto Vorwerk.
Oltre al Folletto, però, c’è un altro protagonista che si è ritagliato un posto nella cucina (e nel cuore) degli italiani: il Bimby. Dal suo esordio negli anni ’70, il robot da cucina multifunzione ha rivoluzionato il concetto stesso di cucinare. Con il TM6 lanciato nel 2019, le funzioni sono diventate sempre più smart.
E oggi, con il nuovo Bimby® TM7, l’evoluzione raggiunge un nuovo picco: estetica aggiornata ma sempre riconoscibile, tecnologia potenziata, interfaccia più semplice e intuitiva. Un concentrato di versatilità pensato per chi vuole cucinare con piacere, senza stress.
Accanto alla qualità e alla tecnologia, però, c’è un altro aspetto che negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale nella strategia di Vorwerk: la sostenibilità. Dal 2022 il gruppo è ufficialmente climate neutral. L’obiettivo dichiarato è ridurre di due terzi le emissioni di CO2 entro il 2025 rispetto ai livelli del 2016. E nella catena di fornitura si punta a un -10% entro il 2025, e -20% entro il 2030.
Ma l’impegno sociale di Vorwerk non si ferma all’ambiente. Il gruppo ha anche istituito il Vorwerk Family Fund, con cui ha raccolto oltre 2,2 milioni di euro per SOS Villaggi dei Bambini, finanziando progetti in India, Costa Rica, Vietnam e fornendo aiuti di emergenza da 400.000 euro all’Ucraina.
E poi, una curiosità che dice molto sulla forza del marchio: l’Italia è l’unico Paese in cui il nome originale "Kobold" è stato tradotto. E mai scelta fu più azzeccata. Perché “Folletto", in Italia, è diventato sinonimo stesso di aspirapolvere, l'esempio di un brand che ha superato il suo prodotto.
Ad oggi, nonostante un mercato globale incerto, il Gruppo Vorwerk chiude il 2024 con un fatturato solido di 3,2 miliardi di euro, mentre Vorwerk Italia, con 577 milioni di euro, è il secondo mercato più importante a livello mondiale. Un milione di famiglie italiane accoglie ogni anno nella propria casa almeno un Agente Folletto.
Insomma, la storia di Vorwerk non è solo quella di un’azienda che produce scope elettriche e robot da cucina. È anche una lezione su come vendere, non solo prodotti, ma fiducia e innovazione. E se ancora oggi un agente riesce a varcare con naturalezza la soglia di casa, forse la vera magia di questo piccolo folletto non è mai stato il motore, ma la relazione.