Il Btp tocca il minimo storico. Lo spread scende a 133 punti
Si rafforza la convinzione che la Banca centrale europea intervenga sui mercati, attraverso l'acquisto massiccio di titoli e in particolare di debito governativo, con l'effetto di comprimere i rendimenti dei Btp italiani a livelli mai visti da quando è stata introdotta la moneta unica. Dopo le parole di Mario Draghi, che ha ricordato ancora una volta come i tecnici dell'Eurotower stiano studiando le soluzioni per avviare il sostegno straordinario, e il dato dell'inflazione tedesca ai minimi da cinque anni, gli investitori sembrano dar credito a un passo ulteriore del governatore italiano nel giro di poco tempo, nonostante sia nota e forte la resistenza interna del falco tedesco Jens Weidmann.
Oggi lo spread tra Btp e Bund tedeschi, cioè il differenziale tra il rendimento dei due titoli decennali, è tornato a 133 punti base, livelli che si erano toccati nello scorso settembre. Ma è soprattutto il rendimento espresso dai decennali italiani sul mercato secondario a rappresentare una importante notizia per il Tesoro, con il minimo storico del 2,03%. Anche i Bonos spagnoli sono interessati da questa corsa agli acquisti: ormai il loro rendimento è stabilmente sotto l'1,9%, anche in quel caso a livelli mai visti.