Economia
Burgez a caccia di un partner azionario: interesse da McDonald’s e Cremonini

L'hamburgeria italiana finisce nei radar del colosso statunitense, del gruppo italiano Cremonini e dei fondi di private equity
Burgez a caccia di un partner azionario, McDonald’s e Cremonini interessate all'offerta
L'hamburgeria italiana Burgez finisce nei radar del colosso statunitese McDonald’s, il gruppo Cremonini e i fondi di private equity: nata nel novembre del 2015 in breve tempo è diventata un vero e proprio caso imprenditoriale, catturando l'attenzione dei grandi colossi e dei fondi finanziari.
Simone Ciaruffoli, fondatore e principale azionista, ha affidato l'incarico all’advisor Vitale per trovare un partner azionario nei prossimi mesi. “Siamo talmente contenti dei risultati ottenuti sino a questo momento e strafelici della travolgente forza del brand, che ci piacerebbe far salire a bordo un partner che possa darci un boost per la crescita e lo sviluppo nazionale e internazionale”, ha spiegato a Pambianco Wine&Food l’imprenditore marchigiano.
L'ipotesi più concreta seguire potrebbe essere quella della cessione della maggioranza del gruppo. Per quanto riguarda la deadline: da metà dicembre sono previste le offerte, mentre il nome del nuovo investitore potrebbe essere svelato nel nuovo anno. “Diciamo che l’appeal del brand è tale per cui si sono presentati numerosissimi interessati, sia di estrazione industriale che finanziaria – ha commentato Ciaruffoli -. Faccio prima a dire chi non si è fatto vivo: Burghy“.
Burgez nato e concepito subito come punto vendita per take away e delivery fattura annualmente 20 milioni di euro: un risultato previsto in crescita a 30 milioni nel giro di un anno. “Cercheremo di copiare il modello milanese (8 punti vendita) su Roma, poi scenderemo a Napoli con almeno 3 punti vendita e parallelamente anche in altre province italiane”, ha concluso Ciaruffoli.