Caironi: "Mercati incapaci di interpretare il futuro dell'Ue"
@paolofiore
"I mercati sono incapaci di interpretare il futuro dell'Europa". Corrado Caironi, Investment Officer R&CA di Ricercaefinanza.it ed ex direttore degli investimenti in Merrill Lynch IM e BlackRock, commenta con Affaritaliani.it l'effetto urne su borse e Btp. In realtà, gli investitori guardano già oltre: "Il 5 giugno la Bce taglierà i tassi, è scontato. Il vero tema sarà l'atteggiamento di Draghi dopo questa data. I mercati si aspettano la prospettiva di un quantitative easing". Il voto dà più spazio al Pd? "Renzi è ancora alla versione 1.0. Avrà più potere negoziale se saprà realizzare le riforme. L'estate sarà decisiva".
L'INTERVISTA
Piazza Affari brinda a Renzi e il Btp scende. Eppure gli euroscettici hanno ottenuto un risultato enorme...
E' stato un voto legato alla situazione interna. Un voto incapace di interpretare il futuro dell'Europa. Anche la campagna elettorale si è concentrata sui sintomi del malessere locale. Lo abbiamo visto soprattutto in Francia. Ma anche in UK, Spagna, Grecia e Germania. Il tema Europa resta debole.
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Si può dire la stessa cosa dei mercati? Prego... Il taglio dei tassi pare più che probabile... Draghi deve fare i conti da una parte con l'ascesa degli euroscettici e dall'altra con la tenuta di Angela Merkel... Hollande si è indebolito. Renzi potrà sostituirsi alla Francia e sostenere le politiche espansive di Draghi?
La lettura dei mercati è identica. L'Italia ha dato un'apertura di cerdito molto forte a Renzi. Il mercato sta interpretando la voglia di fare del governo piuttosto che l'opposizione del M5S e la confusione della destra. Aggiungo un altra cosa...
Il mercato sta già guardando alla riunione del 5 giugno della Bce. Il vero tema sarà l'atteggiamento di Draghi dopo questa data.
E' scontato. Si parla già del dopo.
Draghi è evidentemente a disagio. Servirà dare una visione sulla strategia di un QE da attuare dopo settembre. Il mercato la attende. Si tratterebbe di una risposta al tema dell'indebolimento dell'euro, alla capacità di far ripartire il credito e a uno stimolo all'economia interna che, dopo queste elezioni, sarà più orientata alla cresciata.
Con questo voto il tema italia comincia davvero a prendere spazio. Ma su Draghi penso che l'influenza arrivi ancora dall'asse franco-tedesco. Renzi potrà avere uno spazio maggiore ma non determinante. Il leader Pd è ancora sul banco di prova, alla versione 1.0. Lo sarà almeno da qui all'autunno. Se varerà le riforme promesse, dopo l'estate avrà la forza per sostituirsi a Hollande.