Cina, segnali di rallentamento: investimenti fissi al minimo record
Nuovi segnali di rallentamento dall'economia cinese: i dati diffusi oggi mostrano un rallentamento al minimo storico degli investimenti nei primi sette mesi dell'anno e una contestuale frenata delle vendite al dettaglio. Pechino si trova ad affrontare un delicato lavoro di bilanciamento, nel tentativo di spostare il driver di crescita dagli investimenti e dalle esportazioni verso i consumi personali, dovendosi confrontare allo stesso tempo con un forte indebitamento.
Ad aggiungere difficoltà, la disputa commerciale con gli Stati Uniti, che ha visto lo yuan e le Borse perdere quota nelle ultime settimane: elemento, questo, che da un lato ha fornito sollievo agli esportatori, ma dall'altro ha danneggiato i consumatori. I dazi statunitensi su 34 miliardi di dollari di prodotti cinesi, con la conseguente risposta di Pechino, sono entrati in vigore a luglio, con ulteriori misure attese per la prossima settimana. Ma quale sia l'esatto impatto del conflitto non è chiara, ha spiegato la portavoce del National Bureau of Statistics, Liu Aihua.
I dati relativi al commercio hanno rilevato una crescita delle esportazioni a luglio. "L'impatto negativo - ha affermato Liu - sarà graduale, con quello sull'economia internazionale e globale che sta già emergendo". L'output di fabbriche e officine, nel settimo mese dell'anno, è intanto cresciuto del 6%, in linea con la lettura di giugno, secondo lo stesso Nbs, ma al di sotto del 6,3% previsto da una indagine di Bloomberg News. Le vendite al dettaglio, un indicatore chiave del consumo interno, sono cresciute dell'8,8%, meno del 9% di giugno e della stima di un 9,1%.
Gli investimenti in attività fisse, la linfa vitale dell'economia cinese, sono cresciuti tra gennaio e giugno solo del 5,5%, il ritmo più lento mai registrato."Vediamo ulteriori rischi al ribasso per l'attività economica nei prossimi mesi, dato che la crescita del credito sta ancora rallentando", afferma Julian Evans-Pritchard di Capital Economics in prospettiva. Mentre per Ting Lu, capo economista per la Cina di Nomura, "l'economia cinese peggiorerà prima di migliorare, e ci vorranno diversi mesi perché cambi di segno".