Cipro, il solito tempismo alla Lehman Brothers delle agenzie di rating

@andreadeugeni
Serve l'Unione Bancaria Europea, al più presto e anche un banchiere serio, speriamo sia l'italiano Mario Draghi che si dimostri all'altezza del compito, alla guida della vigilanza degli istituti di credito del Vecchio Continente. Un Grande Fratello a cui non sfugga niente e che sappia guardare bene nelle pieghe dei bilanci bancari, imponendo i giusti (e tempestivi) correttivi. Già, perché sulle banche cipriote hanno sbagliato tutti.
Perfino la rigorosissima European Banking Authority di Andrea Enria che con il suo essere pignola ha imposto nel 2011 strettissimi criteri prudenziali agli istituti di credito italiani mentre nello stesso anno promuoveva la pericolante Laiki Bank piena zeppa di bond greci, addirittura migliore, secondo l'authority, del terzo istituto austriaco.
Per non dire della solita tempestività alla Lehman Brothers delle agenzie di rating, di cui non se ne sente davvero più il bisogno. Fitch ha infatti appena declassato a un livello equivalente all'insolvenza le due maggiori banche cipriote, Bank of Cyprus e Laiki Bank, dopo l'intesa sulla loro ì ristrutturazione che porterà allo smantellamento della seconda e alla fusione dei suoi asset sani con la prima.
Le perdite imposte ai creditori privati hanno così spinto l'agenzia di classificazione a portare il giudizio sui due istituti da B a default per Laiki e a default ristretto per Bank of Cyprus. La terza maggiore banca dell'isola, Hellenic Bank, resta sotto revisione per un possibile downgrade. Ma Fitch è a conoscenza che Cipro ha chiesto 10 miliardi per evitare il collasso economico e salvare le sue maggiori banche?