Economia
Confindustria, Meloni a Bologna: "L'Ue non sempre dalla nostra parte. Cancelli i dazi interni”
“Confindustria propone un Piano industriale straordinario per rilanciare l’economia europea e nazionale”, ha detto Orsini

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all' Assemblea Confindustria presso il Teatro EuropAuditorium di Bologna

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all' Assemblea Confindustria presso il Teatro EuropAuditorium di Bologna

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all' Assemblea Confindustria presso il Teatro EuropAuditorium di Bologna

Giorgia Meloni, Emanuele Orsini Presidente Confindustria e Roberta Metsola Presidente Parlamento Europeo

Giorgia Meloni e Emanuele Orsini Presidente Confindustria

Giorgia Meloni e Emanuele Orsini Presidente Confindustria

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all' Assemblea Confindustria presso il Teatro EuropAuditorium di Bologna

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all' Assemblea Confindustria presso il Teatro EuropAuditorium di Bologna
Ue, Meloni: "Abbia coraggio di rimuovere dazi interni"
"L'Europa abbia il coraggio di rimuovere quei dazi interni che si è autoimposta in questi anni". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'assemblea di Confindustria a Bologna.
Ue, Meloni a Metsola: "Grazie davvero, sei stata e sei dalla nostra parte"
"La mia amica Roberta Metsola ha detto che il Parlamento europeo è dalla nostra parte. Sarò onesta. Questo dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta, ma sicuramente tu sei stata dalla nostra parte e sei dalla nostra parte... E quindi grazie davvero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni dal palco dell'assemblea di Confindustria a Bologna rivolgendosi alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola presente tra gli ospiti in sala.
Energia, Meloni: "Urgente affrontare problema costo"
"In questa nazione ci sono anche problemi strutturali e la questione più urgente" da affrontare con "serietà e senza timore e' il nodo del costo dell'energia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando agli imprenditori riuniti a Bologna.
Ex Ilva, Meloni: "Governo continuerà a fare sua parte ma non mettere bastoni tra ruote"
Sull'ex Ilva ''il governo continuerà a fare la sua parte e sono certa che ognuno farà la sua parte. C'è bisogno che tutti gli attori diano una mano e non ci siano attori che preferiscano mettere i bastoni tra le ruote: credo tutti comprendano cosa c'è in ballo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni all'assemblea di Confindustria a Bologna.
Governo, Meloni: "Oggi Italia credibile, restituita centralità al nostro paese"
"Oggi l'Italia si presenta credibile davanti a un quadro economico e finanziario di estrema difficoltà. Abbiamo restituito centralità al nostro Paese''. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando all'Assemblea di Confindustria a Bologna.
Pil, Orsini: "Obiettivo crescita 2% nel triennio, non c'è alternativa"
"Per noi non ci sono alternative: bisogna pensare al rilancio dell’industria e al rilancio del Pil. Dobbiamo darci un obiettivo di crescita ambizioso: raggiungere almeno il 2% di crescita del Pil nel prossimo triennio, da consolidare e aumentare nel tempo". Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, nella sua relazione all'assemblea 2025 in corso a Bologna.
Imprese, Orsini: "Sostenere investimenti, piano da 24 mld in tre anni"
“In un momento complicato come questo abbiamo bisogno di convincere i nostri imprenditori ad investire: pensiamo ad un sostegno agli investimenti di 8 miliardi di euro l’anno per i prossimi 3 anni. Ancora meglio se avessimo un orizzonte temporale di 5 anni”. È una delle proposte lanciate da Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, dal palco dell’assemblea a Bologna.
Per trovare queste risorse, la ricetta Orsini include tutto: Pnrr, fondi di coesione, incentivi agli investimenti, meno tasse sui premi di produttività. “Usiamo tutto il margine possibile per spostare risorse del Pnrr, non utilizzabili entro metà 2026, indirizzandole verso strumenti più efficaci a favore degli investimenti produttivi” e poi “sfruttiamo la possibilità che la riforma dei Fondi di Coesione Ue del Commissario Fitto mette a disposizione per le filiere industriali italiane salvaguardando le quote per il Sud”.
Ancora, “incentiviamo gli investimenti nella transizione digitale allo stesso modo di quelli destinati alla transizione ambientale. In caso contrario – avverte – non riusciremo a colmare i divari digitali e a vincere la sfida decisiva dell’Intelligenza Artificiale. Introduciamo strumenti di supporto alle imprese delle filiere più in difficoltà, come l’automotive”. Via anche “le tasse su tutti i premi di produttività, facendo lo stesso per i contratti aziendali e territoriali, in cui imprese e lavoratori scambiano maggiore produttività con più reddito e welfare aziendale”.
Non si tratta, secondo il presidente, “di aiuti assistenziali, ma di misure mirate a favorire aggregazioni, ristrutturazioni e rafforzamento del capitale aziendale”.
Ue, Orsini: "Servono semplificazione e revisione prescrizioni, questa non è l'Europa che vogliamo"
"Bisogna avviare una drastica semplificazione del sovraccarico di Regolamenti e Direttive europei che si è abbattuto su ogni settore industriale. Chiediamo una radicale revisione delle migliaia di prescrizioni imposte ai nostri settori. A tutti i nostri settori".
Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, nella sua relazione all'assemblea 2025 in corso a Bologna, citando le norme sul packaging, quelle sul riciclo, le normative Ets, i tempi necessari per ottenere l’autorizzazione per un nuovo farmaco. "È questa l’Europa che vogliamo? Un’Europa senza industria e che attira meno investimenti? Un’Europa che dipende sempre di più dal resto del mondo? La nostra risposta è no, no e poi ancora no".
Salari, Orsini ai sindacati: "È problema nazionale, lavoriamo insieme"
“Ai sindacati voglio dire un’altra cosa, sui salari: sapete benissimo che in Italia le retribuzioni più elevate e i meccanismi per il recupero dell’inflazione sono nei contratti di Confindustria. Ma questo non significa che non ci poniamo il problema. Le retribuzioni italiane che perdono potere d’acquisto spingono verso il basso consumi e crescita, e abbattono la dignità della vita e del lavoro. È un problema nazionale”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, si rivolge dal palco dell’assemblea a Bologna ai sindacati, con i tre leader di Cgil, Cisl e Uil presenti in sala. E la proposta di viale dell’Astronomia è una: lavorare insieme.
“Affrontiamo insieme la battaglia contro i contratti pirata” e “quella per una maggiore rappresentatività di imprese e sindacati che firmano i contratti di lavoro. I contratti sani”. E ancora: “chiediamo insieme che la lotta alle false cooperative nei settori in cui si nascondono, venga fatta dallo Stato con tutte le sue forze”; o, se così fosse, “vengano dati a noi imprese gli strumenti adeguati per capire chi è in regola e chi non lo è. Mettiamo al centro la legalità e il rispetto delle regole”.
E poi “lavoriamo insieme per alzare ancor più le retribuzioni anche nell’industria attraverso i contratti di produttività aziendali, in cui crescita dell’impresa e crescita del reddito dei lavoratori vadano di pari passo, perché non può esistere una crescita senza l’altra”, prosegue Orsini.
Industria, Orsini: "In Italia troppi ostacoli, ribaltare prospettiva"
“Al netto dell’effetto dei dazi, dopo due anni di flessione della produzione, l’industria italiana è in forte sofferenza”. È il monito di Emanuele Orsini, presidente di viale dell’Astronomia, dal palco dell’assemblea a Bologna. “E’ ancora frenata da troppi ostacoli, che riducono la competitività delle imprese rispetto a quelle di Paesi con regole, sistemi fiscali e infrastrutture più favorevoli”, ha spiegato il numero uno di viale dell’Astronomia, rivolgendosi alle istituzioni presenti in sala, tra cui la premier Giorgia Meloni.
“Troppo spesso in Italia i successi delle imprese vengono scambiati come effetto di grandi strategie di sviluppo che, invece, non ci sono state”, ha proseguito Orsini, chiedendo dunque di “cambiare prospettiva. Anzi, ribaltarla”.
Ue, Orsini: "Cambiare subito rotta, scelte fatte presentano conto pesantissimo"
"Alle politiche europee serve un radicale mutamento di impostazione: le scelte degli ultimi anni stanno presentando un conto pesantissimo. Hanno indebolito la nostra competitività industriale, hanno messo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro e, di conseguenza, l’intero sistema di welfare e di coesione sociale". Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, nella sua relazione all'assemblea 2025 in corso a Bologna, chiedendo di "intervenire subito per cambiare questa rotta".
"Se questo non accade, avremo dato ragione a chi non vuole un’Europa né più unita, né più forte. A volerla, unita e forte, siamo noi. E tutti quelli che con noi si battono per correggere gli errori compiuti", dice Orsini.
Ue, Orsini lancia piano straordinario: "Rischiamo deindustrializzazione"
“Confindustria propone un Piano industriale straordinario per rilanciare l’economia europea e nazionale”. È la proposta di Emanuele Orsini, presidente di viale dell’Astronomia, dal palco dell’assemblea a Bologna. “L’amara verità – ha detto il numero uno degli industriali – è che oggi sia l’Europa che il nostro Paese affrontano un rischio concreto di deindustrializzazione, aggravato dalla guerra dei dazi, ma alimentato da un pregiudizio anti-industriale”.
Questo piano si basa su due leve. La prima: “investimenti, per sostenere la capacità innovativa dell’industria, da realizzare con il contributo delle risorse pubbliche e private”. Per attivarli, serve un “new generation Eu per l’industria” e un “mercato dei capitali realmente unico e integrato”, ha proseguito Orsini. La seconda sono “le regole per rimettere al centro la competitività, l’abbattimento degli oneri burocratici e l’unione tra le dimensioni della sostenibilità”.