Economia
Coronavirus, BankItalia: "Evitare che finanziamenti finiscano alla criminalità

"Le esigenze di rapidità dell'azione di finanziamento alle imprese vanno equilibrate con i controlli legati alla legalità. Gli interventi devono infatti raggiungere le imprese che ne hanno realmente bisogno, al riparto dai rischi di infiltrazione della criminalità organizzata". E' quanto ha dichiarato Fabrizio Balassone, Responsabile del Servizio di Struttura economica di Bankitalia, nel corso di un'audizione alla Camera nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2461, di conversione in legge del decreto-legge n. 23 del 2020, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese.
"Per ridurre i tempi di erogazione dei finanziamenti sono stati sospesi alcuni esami di controllo relativi alle richieste, una scelta che incide negativamente sull'utilizzazione delle garanzie in modo efficiente, in quanto il credito può fluire verso imprese che potrebbero in ogni caso non superare la crisi. Sui controlli antimafia, con l'eccezione dei finanziamenti di importo modesto, si potrebbero introdurre vincoli di destinazione per importi più ampi, con l'obbligo di far confluire le somme su conti dedicati per consentire la tracciatura dei flussi, prevedendo autocertificazioni anche in deroga al codice antimafia. Servirebbe comunicare all'UIF i nominativi dei beneficiari dei prestiti garantiti".