Economia
Coronavirus/ Websoft, Gdo, automotive, moda:chi vince e chi perde con il Covid


Il report di Mediobanca sulle prime 150 multinazionali al mondo
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L'impatto della pandemia Covid-19 ha colpito duramente i bilanci delle multinazionali più legate alla mobilità, mentre alcuni settori hanno visto un incremento di ricavi e margini dovuto alle nuove abitudini di acquisto delle persone sottoposte a lockdown. E' quanto emerge da una ricerca dell'Area Studi Mediobanca, che analizza i bilanci del primo trimestre 2020 di oltre 150 grandi multinazionali con fatturato annuale superiore a 3 miliardi, confrontandoli con quelli dello stesso trimestre del 2019.
A livello di fatturato i comparti più colpiti sono i costruttori di aerei (-22,1%), l'oil&energy (-15,9%), la moda (-14,1%), l'automotive (-9,1%), le tlc (-2,6%). Poco mossi media&entertainment (-0,5%) e bevande (-0,1%), mentre hanno visto ricavi in crescita le cosiddette Websoft, le societa' basate su software e Internet, con un +17,4%, seguite dalla gdo (+9,1%), dal pharma (+6,1%), dai pagamenti elettronici (+4,7%), dall'elettronica (+4,5%) e dall'alimentare (+3,4%).
L'impatto della pandemia si fa tuttavia sempre più' marcato man mano che si scende verso l'ultima riga del conto economico. Analizzando infatti l'andamento dell'ebit, ad avere la maglia nera continuano a essere i costruttori di aerei, che vedono il margine scivolare in rosso. Collasso per oil&energy (-87,8%), moda (-81,5%) e automotive (-75,8%), mentre limitano i danni le bevande (-10,1%), i pagamenti elettronici (-8,9%), media&entertainment (-7,7%), le tlc (-5,9%) e l'alimentare (-3,4%).
Variazioni positive, invece, per gdo (+33,6%), pharma (+18,1%), websoft (+17,6%) ed elettronica (+10,9%). A livello di utile, poi, passa in rosso anche l'oil&energy e segnano veri e propri tracolli l'automotive (-92,4%) e la moda (-92%). -28,3% per il settore media & entertainment, -20,4% per le tlc, -17,3% per l'alimentare e -17% per i pagamenti elettronici. Stabili le bevande (+0,4%), mentre le performance migliori sono quelle di gdo (+34,8%), pharma (+20,5%), websoft (+14,9%) ed elettronica (+10%).
Prevedere l'impatto del Covid-19 sui numeri di tutto l'anno "è ancora difficile", segnala lo studio, secondo cui le ferite bruceranno soprattutto alla fine del semestre mentre la ripresa è attesa nella seconda meta' dell'anno (in particolare nel quarto trimestre). Le websoft, con un fatturato annuo di almeno 9 miliardi di euro, si stima che performeranno bene trainate ancora dai servizi cloud, per i quali si prevede un +17% nel 2020. La crescita continuerà anche per la grande distribuzione organizzata, ma probabilmente con un rallentamento, e sarà positiva anche per il settore farmaceutico, soprattutto se si trova la cura al virus.
Si prevedono invece ancora difficoltà per i settori legati alla mobilità (aeromobili e automotive), che hanno "subito maggiormente l'impatto della crisi", annullando o riducendo i dividendi così come le spese in ricerca e sviluppo. Stesso discorso per il fashion, penalizzato dalla chiusura dei negozi e dal blocco del turismo, per cui "non è da escludere che il 2020 continuerà ad essere un anno molto difficile" con una riduzione degli investimenti, quindi, una sospensione delle aperture dei nuovi negozi.
Una ripartenza è possibile invece per le società di telecomunicazione che potranno monetizzare l'aumento del traffico e dei nuovi servizi richiesti durante il periodo di lockdown. Infatti queste società, osserva lo studio, hanno tendenzialmente confermato il dividendo e questo e' un segnale di fiducia.