Alpine A290: elettrica da 220 CV, hot hatch da 0-100 in 6,4 s - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 07:41

Alpine A290: elettrica da 220 CV, hot hatch da 0-100 in 6,4 s

La nuova Alpine A290 porta l’anima delle hot hatch elettriche nel traffico quotidiano: compatta, muscolosa e tecnologica, con 220 CV e fino a autonomia WLTP di 380 km.

di Giovanni Alessi

C’è un istante, allo scatto verde del semaforo, in cui il quotidiano si fa corsa.

È lì che la Alpine A290 mostra la sua natura: una hot hatch elettrica pensata per la città ma con quel brivido da pista che resta addosso. Lunga 3,99 metri, allarga le spalle – carreggiate cresciute di 60 mm – e firma lo sguardo con i quattro proiettori a motivo “X”. I cerchi da 19” dal design snowflakes e le pinze freno Brembo derivate da A110 raccontano il carattere prima ancora di premere Start. «A290 è una city car sportiva che segna l’apertura di Alpine a un pubblico più vasto», ricorda il CEO Philippe Krief, «e riporta in auge la categoria delle hot hatch». È un manifesto: riportare l’emozione nel tragitto di tutti i giorni.

Il design, firmato da Antony Villain, traduce la storia del marchio in scala urbana: «Una declinazione super compatta di A110», dice il Direttore Design. Le superfici tese, il diffusore posteriore funzionale, l’iconico Blu Alpine Vision: nulla è gratuito, tutto parla di aerodinamica utile. Ma è al primo affondo che la piccola più sportiva dell’“Dream Garage” rivela il suo segreto: il silenzio della trazione elettrica che lascia spazio alla sostanza. Sotto la scocca lavora la piattaforma AmpR Small, sviluppata da Ampere, con baricentro basso e una taratura che privilegia la precisione. Il retrotreno multilink – rarità nel segmento – rende naturale il ritmo tra rotonde e cambi di corsia, mentre i finecorsa idraulici addolciscono le sconnessioni cittadine senza spegnere la sensibilità di guida.

Il cuore è elettrico ma batte forte: fino a 220 CV, 300 Nm e 0-100 6,4 secondi. La batteria 52 kWh offre circa autonomia WLTP di 380 km e ricarica rapida fino a 100 kW: il tempo di un caffè lungo per ripartire con energia. Quattro profili dinamici  Save, Normal, Sport, Perso  cambiano voce e risposta dell’auto; il tasto Overtake sul volante regala un boost istantaneo, un sorso di potenza che sa di qualifica. C’è anche il launch control per chi ama la ripetibilità dello scatto perfetto, e l’Alpine Drive Sound, sviluppato con Devialet, che cuce un paesaggio sonoro credibile, mai invadente, capace di restituire ritmo alla guida senza imitare ciò che l’elettrico non è.

Dentro, la A290 evita gli eccessi scenografici e sceglie l’essenziale ben fatto. Il volante a tre razze con comandi racinglascia alle mani ciò che serve davvero, i sedili avvolgenti in materiali a ridotto impatto ambientale tengono il corpo al centro della scena. Davanti al guidatore un display da 10,25” dialoga con l’infotainment da 10,1” mosso da Android Automotive con Google integrato: navigazione nativa, comandi vocali efficaci, servizi che imparano le abitudini. La dimensione digitale diventa strumento, non distrazione: Alpine Telemetrics offre dati in tempo reale, coaching di guida e sfide in stile videogame per trasformare il percorso casa-lavoro in un laboratorio di precisione.

La praticità non è un’aggiunta, ma parte del progetto. Cinque porte, cinque posti, 326 litri di bagagliaio: numeri che contano quando l’auto accompagna ogni giorno. Gli ADAS sono completi dal cruise control adattivo alla frenata automatica  e il My Safety Switch consente di personalizzare in un gesto l’assistenza desiderata. Così la A290 rimane sincera nella risposta, ma capace di alleggerire la fatica del traffico o delle trasferte urbane. È sportiva quando la cerchi, confortevole quando serve: una doppia anima che oggi, in città, fa la differenza.

La verità è che questa Alpine non gioca a fare la supercar in miniatura: sceglie la strada più onesta, quella del piacere di guida quotidiano. Lo si capisce nella progressione pulita, nella modulabilità del freno firmata Brembo, nella compostezza del multilink quando l’asfalto si increspa. Dove molte elettriche puntano solo ai numeri, A290 lavora di tatto: la taratura del pedale, lo sterzo che pesa il giusto, la trazione che scarica bene anche quando il fondo tradisce. E mentre la batteria 52 kWh conserva efficienza negli stop&go, il software tiene tutto in mano senza togliere protagonismo al guidatore.

C’è poi un aspetto culturale: riportare in auge la tradizione delle piccole cattive  le hot hatch reinterpretandola elettrica. Non è nostalgia, è attualità. La A290 lo dimostra ogni volta che disegna un’inversione stretta o scivola nel parcheggio con una facilità che le coupé da poster non avranno mai. Eppure, a bordo, ritrovi quella complicità meccanica che ha reso Alpine un nome di culto: nessun effetto speciale, solo un insieme coerente che ti fa venire voglia di allungare il giro prima di rientrare.

In definitiva, Alpine A290 non è un’ennesima city car elettrica con bodykit sportivo: è un’idea precisa di sportività urbana. Una macchina che invita a guidare bene, anche a 30 all’ora, e che sa farti sorridere al mattino presto come dopo una giornata lunga. Per chi cerca stile e prestazioni senza rinunciare alla concretezza – autonomia, tempi di ricarica, abitabilità – è una proposta coerente e matura. È il primo tassello del “Dream Garage” che apre Alpine a un pubblico più ampio, senza tradire il DNA. E soprattutto è un invito: tornare a emozionarsi, ogni giorno, anche tra strisce pedonali e rotonde.