Covid, Fmi: "Aiuti monstre da 11.700 mld. Debito mondiale al 100% del Pil"
L'analisi del Fmi sulle misure fiscali espansive messe in campo dagli Stati per fronteggiare l'emergenza Covid
"La crisi del Covid-19 ha devastato le vite delle persone, l'occupazione, gli affari. I governi hanno preso misure forti per ammortizzare il colpo, con azioni fiscali per un totale impressionante di 11.700 miliardi di dollari nel mondo", una cifra vicina al 12% del Pil globale (all'11 settembre 2020).
E' quanto si legge nel Fiscal Monitor e nell'articolo sul blog del Fondo monetario internazionale che accompagna la sua pubblicazione. "Queste ancore di salvezza hanno salvato vite e mezzi di sostentamento, ma sono costose e, insieme a rapidi cali nel gettito fiscale a causa delle recessione, hanno spinto il debito pubblico globale ai massimi di tutti i tempi, vicino al 100% del Pil. Con molti lavoratori ancora disoccupati, con le piccole imprese in difficoltà, con 80-90 milioni di persone che probabilmente finiranno in estrema povertà nel 2020, è troppo presto per rimuovere il sostegno eccezionale garantito dai governi. Ma molti Paesi dovranno fare di più con meno, visti i crescenti vincoli di budget".
"Nel 2020, i deficit dei governi sono destinati ad aumentare in media del 9% del Pil, con il debito pubblico globale atteso vicino al 100% del Pil, un record. Con l'assunto di base di un salutare rimbalzo dell'attività economica e tassi d'interesse bassi e stabili, il debito pubblico globale dovrebbe stabilizzarsi nel 2021, in media, a eccezione di Cina e Stati Uniti".
Secondo il Fondo, "serve comunque fare di più per affrontare l'aumento di povertà, disoccupazione e diseguaglianza e per promuovere la ripresa economica".
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