Credit Suisse, aumento di capitale da tre miliardi. Rumors
Il successo dell'operazione di raccolta di oltre 13 miliardi di euro da parte di UniCredit ha convinto altre banche europee a fare altrettanto
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Che sulle banche il clima sui mercati finanziari fosse cambiato lo aveva dimostrato UniCredit, andando a segno un mese fa con l'aumento di capitale monstre da oltre 13 miliardi di euro. Un'assoluta anteprima in Italia, Paese dal cui sistema bancario fino a qualche mese fa gli investitori si tenevano bene alla larga a causa della grana Npl.
Oltre a convincere il colosso bancario tedesco Deutsche Bank ad andare sul mercato per rastrellare otto miliardi di euro e rafforzarei suoi coefficienti, il successo di UniCredit avrebbe spinto anche il Credit Suisse a ricorrere, secondo le indiscrezioni, a un piano di rafforzamento patrimoniale. Rumors secondo cui il gruppo bancario starebbe valutando la possibilità di raccogliere circa tre miliardi di franchi svizzeri (più o meno tre miliardi di dollari) tramite un collocamento di azioni riservato a gestori di fondi e che non sono piaciuti alla Borsa di Zurigo dove il titolo della banca scudo crociata cede il 3% a 14,4 franchi svizzeri.
La strada sarebbe quella della vendita accelerata, con un target indicato agli advisor che potrebbe salire fino fino a cinque miliardi, il che però richiederebbe l'approvazione da parte dell'assemblea dei soci. Il collocamento sarebbe un'alternativa all'Ipo delle attività svizzere, alternativa maggiormente redditizia.
Nel 2015 il Credit Suisse aveva annunciato l'intenzione di vendere una quota tra il 20 e il 30% della propria attività svizzera altamente redditizia con una Ipo da massimi 4 miliardi di franchi. Tuttavia l'amministratore delegato, Tidjane Thiam, ha annunciato il mese scorso che la banca stava esaminando ulteriori opzioni. Da oggi, a quanto pare, più concrete.