Draghi: gli Stati correggano gli squilibri, la gente soffre
L'eurozona si "sta chiaramente muovendo nella giusta direzione". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi davanti al Parlamento europeo. "Il bicchiere e' almeno mezzo pieno" ha aggiunto. "Oggi - dice Draghi - possiamo dire che il peggio e' passato". "Gli squilibri stanno retrocedendo - aggiunge - e abbiamo messo le fondamenta per una crescita piu' forte".
"L'area euro e' diventata piu' resistente". L'Eurozona e' diventata "piu' resistente" e sono stati compiuti passi significativi a contrasto della crisi del debito ma "e' troppo presto per dichiarare missione compiuta", ha aggiunto il presidente della Bce. "Le persone soffrono ancora per gli effetti dell'inevitabile aggiustamento dopo squilibri accumulatisi per anni", ha aggiunto Draghi, sottolineando in particolare la "disoccupazione inaccettabilmente elevata".
Draghi ha quindi ribadito l'invito ai governi dell'Eurozona ad attuare il consolidamento fiscale in una maniera che non colpisca la crescita e ad applicare le riforme strutturali.
Quanto all'Ucraina, sebbene, sulla carta, l'impatto della crisi in Ucraina sull'Eurozona appaia limitato, le sue implicazioni geopolitiche potrebbero avere effetti sull'economia piu' gravi di quanto suggerito dai numeri."L'Ucraina conta per meno dell'1% dei flussi commerciali dell'Eurozona e meno dell'1% delle transazioni bancarie riguardano soggetti con sede in Ucraina, quindi l'impatto economico per l'Eurozona dovrebbe essere relativamente limitato", ha affermato Draghi, "le implicazioni geopolitiche sono pero' da sole la capaci di generare eventi che vanno oltre questi meri numeri statistici, dovremmo seguire la situazione con grande attenzione".