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Economia
Eurobond, UniCredit torna nel consorzio. Per l'Ue può piazzare le obbligazioni

UniCredit, la seconda banca del nostro Paese, riammessa al consorzio per piazzare sul mercato i bond del Recovery Fund. Otto istituti di credito, fra cui il gruppo guidato da Andrea Orcel in precedenza escluse dai deal sindacati per finanziare il Next Generation Eu saranno ammesse, come preannunciato da Affaritaliani.it, a partecipare a future emissioni. E' quanto comunica la Commissione europea.

"Dopo un'attenta analisi che ha tenuto conto dei rimedi applicati dagli istituti e in accordo col principio di proporzionalità, la Commissione ha concluso la sua valutazione circa otto dei dieci primary dealer che hanno fornito le informazioni richieste", indica l'esecutivo Ue. Gli otto istituti ammessi a partecipare alle future transazioni - indica una fonte comunitaria - sono UniCredit, Nomura, Credit Agricole, Jp Morgan, Citibank, Barclays, Bank of America e Deutsche Bank. Il processo di valutazione per i rimanenti due istituti è ancora in corso.

In occasione della prima operazione l'Unione europea aveva escluso temporaneamente 10 grandi banche dall'avvio del collocamento dei bond emessi per finanziarie il piano Next Generation Eu per violazione delle regole antitrust comunitarie. Tali istituti, pur inseriti nell'elenco dei primary dealer non erano stati invitati "a presentare offerte per transazioni sindacate individualmente" e prima di poter partecipare a nuove transazioni hanno dovuto dimostrare di aver messo in atto misure correttive per assicurare che le irregolarità non possano capitare di nuovo.

Intanto in Borsa il calo odierno del titolo (-4,3%), consegna al gruppo di piazza Gae Aulenti la maglia nera settimanale Piazza Affari: UniCredit ha ceduto, tra lunedì scorso e la seduta odierna, il 7%. Il richiamo del falco della Fed stavolta ha spaventato i mercati che - tra ipotesi di rialzo anticipato dei tassi, riduzioni dei programmi di stimolo e inflazione al galoppo - sono stati colpiti dalle vendite degli investitori.

Hanno chiuso in rosso le principali Borse europee, con banche, energetici e assicurazioni in fondo ai listini. Alle prese con il giorno delle quattro streghe, cioè la scadenza in contemporanea di una corposa mole di derivati sui mercati internazionali, che già di suo aumenta la volatilità, i listini hanno incrementato le perdite dopo l'uscita a sorpresa di Jim Bullard, presidente della Fed di St. Louis, che ha detto in un'intervista di aspettarsi il primo aumento dei tassi verso la fine del 2022 (e non 2023 come emerso dall'ultimo meeting Fed), spiegando come ormai sia 'aperto' il dibattito su eventuali aggiustamenti di politica monetaria perche' ci sarebbe 'piu' inflazione del previsto".

In questo clima, mentre Wall Street si avvia alla peggiore settimana da gennaio, Piazza Affari ha ceduto a fine seduta l'1,9%.

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