Fca, assist del Tribunale Usa su GM.La garanzia Sace non intacca l'M&A con Psa - Affaritaliani.it

Economia

Fca, assist del Tribunale Usa su GM.La garanzia Sace non intacca l'M&A con Psa

di Luca Spoldi

Il prestito, notano gli analisti di Equita Sim (che sul titolo Fca hanno una visione positiva con target price a 9,9 euro, circa 1 euro sopra i livelli attuali), pur essendo condizionato non sarà un ostacolo alla prossima fusione con Psa, dato che Fiat Chrysler Automobiles dovrà garantire investimenti in Italia per 5,2 miliardi (200 milioni più dei 5 miliardi già previsti dal gruppo, destinati al nuovo sito di Melfi), impegnarsi a evitare la delocalizzazione almeno per i modelli in produzione (mentre il futuro gruppo Fca-Psa avrebbe mano libera su dove produrre i nuovi modelli), mantenere la piena occupazione fino al 2023 e mantenere tutti i marchi. 

Tavares of PSA and Manley o
 

Inoltre, la limitazione alla distribuzione di dividendi ordinari varrebbe solo per quest’anno e non sembrerebbero esservi limiti alla distribuzione del maxi-dividendo straordinario da 5,5 miliardi ante fusione. In caso di ripensamenti sulla fusione, vi sarebbero da pagare 500 milioni di euro se lo stop fosse deciso dai rispettivi Cda, ovvero 250 milioni di euro se la fusione venisse bocciata dalle assemblee straordinarie dei soci, mentre nessuna penale è prevista in caso di stop dovuti ad interventi governativi.

Somme che secondo Equita Sim non sono tali da poter influenzare le scelte di Fca e Psa. L’unico ostacolo alla fusione resterebbe dunque un eventuale stop dell’Antitrust, che ha deciso di approfondire la sua indagine per valutare se la fusione possa alterare la concorrenza in particolare nel settore dei veicoli commerciali leggeri, dove i due gruppi peraltro collaborano da oltre 20 anni raggiungendo una quota complessiva del 34% del mercato in Europa con punte più elevate in Francia e Italia. 

Visto che il termine ultimo per approvare la fusione da parte delle assemblee straordinarie è fissato al 31 marzo del prossimo anno (così da consentire un closing dell’operazione entro il 30 giugno successivo), sembrerebbero comunque esservi, nel caso, tempi e margini per “aggiustare” l’operazione ottenendo il via libera dell’Antitrust europeo, mentre gli analisti restano dell’idea che la fusione convenga a entrambi i gruppi. A giudicare dalla reazione di Fca in borsa (stamane in calo di un punto ma negli ultimi 3 mesi in rialzo di oltre il 36%, per quanto ancora un 26% al di sotto dei livelli di 12 mesi or sono), anche la maggior parte degli investitori pare non avere dubbi al riguardo.