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Economia
Fed-Bce, la minaccia dei tassi ostacola un nuovo anno da "riccioli d'oro"

Bce-Fed e aumento dei tassi d'interesse, la crescita economica sarà probabilmente contenuta nei prossimi anni a causa della difficile situazione demografica e della disuguaglianza. Il commento

Il 2022 è stato un anno turbolento per i mercati. L'inflazione è aumentata, la politica monetaria (tassi d'interesse) è diventata restrittiva e di conseguenza il valore della maggior parte degli asset tradizionali ha corretto al ribasso. Poi qualcosa è cambiato: i semi di una serie di condizioni più favorevoli hanno iniziato a essere piantati in autunno e sono sbocciati nel gennaio di quest'anno. Tra questi, l’indebolimento dell'inflazione statunitense, sia nei dati ufficiali core che in quelli headline, ma anche lo sblocco delle catene di approvvigionamento globali grazie alla riduzione dei costi di spedizione e dei ritardi. Allo stesso tempo, le previsioni di recessione si sono improvvisamente rivelate eccessivamente pessimistiche e sono state frettolosamente riviste.

Considerando il cosiddetto "Misery index" (una semplice somma dei tassi di disoccupazione e di inflazione degli Stati Uniti), almeno in apparenza, lo scenario economico sembra essere migliorato negli ultimi mesi, con i consumatori che hanno un lavoro e vedono migliorare il loro potere di spesa reale. Gli esperti hanno interpretato tutto ciò come indice di un nuovo periodo "goldilocks" dell'economia, con la promessa di rendimenti di conseguenza migliori per gli investitori.

Questa visione si scontra con la posizione della Fed, secondo la quale, bisogna attendersi altri aumenti dei tassi d’interesse. Sia la Fed che il mercato – sulla base delle letture del cosiddetto “dot plot” e dei futures sui tassi d’interesse – sono ora ampiamente d’accordo sul fatto che i tassi d’interesse dovranno ancora salire a oltre il 5,0%, un livello significativamente più alto rispetto a quello in cui si trovavano appena un anno fa e forse si opterà per due ulteriori rialzi rispetto ai tassi attuali. Per il mercato azionario, la questione dei tassi di interesse sta chiaramente ostacolando ulteriori progressi. Sebbene il rendimento a termine dell'S&P 500 si attesti a un non irragionevole 5,5%, non è una compensazione sufficiente per la volatilità associata, dato che circa il 3,5% può essere ottenuto praticamente senza rischi con i titoli di Stato USA.

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