Fisco pignora 533 mila euro: condannato - Affaritaliani.it

Fisco e Dintorni

Ultimo aggiornamento: 08:13

Fisco pignora 533 mila euro: condannato

Con ordinanza del 25 giugno scorso il Tribunale di Brindisi ha condannato il
concessionario della riscossione che aveva pignorato oltre mezzo milione di euro
salvo poi riconoscere l’errore. Per Camera Civile Salentina “Questione grave che
va affrontata con le istituzioni”.

Caso singolare quanto successo a Brindisi, dove una società con sede a Ostuni si
è vista pignorare da Agenzia Riscossione i conti correnti bancari per circa 533 mila
euro.
La società, assistita dall’Avv. Matteo Sances, proponeva ricorso d’urgenza al
Tribunale di Brindisi e subito dopo il concessionario cancellava il pignoramento
senza attendere la pronuncia del giudice.


Il Tribunale di Brindisi, con ordinanza del 25 giugno scorso, pur prendendo
atto della cancellazione del pignoramento in corso di causa ha condannato
comunque l’ente al pagamento delle spese legali .


I fatti.


A maggio del 2024 il concessionario della riscossione procedeva con un
pignoramento esattoriale  nei confronti della società per circa 533 mila euro.
Non ottenendo risposte alle sue contestazioni in sede stragiudiziale, la società
agiva in giudizio dinanzi al giudice dell’esecuzione del Tribunale di Brindisi il quale,
il 25 giugno scorso, pur prendendo atto del fatto che il concessionario aveva
cancellato di sua iniziativa il pignoramento lo condannava al pagamento delle
spese dichiarando che “Non sembra nel caso di specie ricorrere un’ipotesi di
compensazione delle spese di lite tenuto conto che la revoca del
pignoramento risulta posteriore alla presentazione del ricorso…
”.


Sul punto, interviene il Presidente di Camera Civile Salentina, l’Avv. Salvatore
Donadei
Quanto accaduto è particolarmente grave poiché la società ha subito il
blocco dei suoi conti e ciò vuol dire non poter pagare i propri fornitori, i propri
dipendenti, i finanziamenti ecc. creando un blocco di liquidità che può portare a
conseguenze gravissime
”.
Camera Civile Salentina fa sapere che sono allo studio iniziative per segnalare questi
casi alle istituzioni e cercare soluzioni a tutela dei contribuenti.