Economia
Veronica Lario, la ex moglie di Silvio Berlusconi non se la passa bene: in rosso il business digitale (e non solo)
I conti di Ippocampo Srl e Tambù Srl, società guidate dalla ex moglie del defunto premier Silvio Berlusconi

Veronica Lario



Veronica Lario


Berlusconi, la palestra di Veronica Lario non è in forma (e non se la passa bene nemmeno il business digitale e dei videogiochi)
La palestra di Miriam Bartolini, alias Veronica Lario, non è in forma e non se la passa bene neanche il business digitale e di videogiochi della ex moglie del defunto premier Silvio Berlusconi. Andiamo con ordine. Qualche giorno fa, infatti, a Segrate (Milano) s’è tenuta l’assemblea dei soci della Ippocampo srl, che la ex consorte di Berlusconi controlla al 100% e di cui è amministratrice unica. La società è proprietaria di una palestra sita in un immobile a Milano 2 (Segrate) di proprietà della Bartolini.
La riunione è servita per approvare il bilancio del 2024 chiuso con un rosso di 306mila euro, peggiore del passivo di 205mila euro del precedente esercizio. Il disavanzo è stato tutto ripianato attingendo alla riserva “conto copertura perdite” che non a caso era salita anno su ano da 241mila euro a 372mila euro e ciò ha fatto sì che il patrimonio netto s’è ridotto a 13mila euro circa.
I ricavi netti anno su anno sono sì aumentati da 457mila euro a 556mila euro, ma i costi sono significativamente saliti da 654mila euro a 855mila euro. La nota integrativa riporta che “il risultato d’esercizio risente in parte della chiusura temporanea della palestra nei mesi di maggio e giugno (2024), dovuta all’allagamento dell’immobile”, che ha comportato sia una riduzione dei ricavi da abbonamenti sia una fattura straordinaria relativa alla fornitura di energia elettrica.
Veronica Lario, non decolla nemmeno la Tambù Srl: i conti della società dell'ex moglie di Silvio Berlusconi
Qualche giorno fa, poi, s’è tenuta l’assemblea dei soci della Tambù srl, che la Bartolini controlla all’88% tramite la sua Equitago mentre Davide Lo Presti e Daniele Cerizza hanno ciascuno il 6%. La società è una start up che ha sviluppato il progetto “Trasforma il tuo gioco da tavolo in digitale”, finanziato da Invitalia con 600mila euro. L’assemblea ha preso atto che il bilancio del 2024 s’è chiuso con una perdita di 637mila euro peggiore del passivo di 463mila euro dell’anno prima.
La perdita, ripianata sia con la rinuncia parziale al finanziamento dei soci sia attingendo alle riserve, è dovuta, dice il verbale della riunione, “agli ingenti investimenti necessari alla realizzazione dei progetti, cui non sono ancora coincisi risultati adeguati sotto il profilo economico”. Tambù sta ultimando il videogioco Soulkin e ha presentato il suo brand lo scorso aprile al “Play Festival del Gioco” di Bologna.
LEGGI LE NOTIZIE DI ECONOMIA