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Pirelli, il CdA approva i risultati consolidati al 30 giugno 2025: ricavi in crescita e margine EBIT adjusted al 16%
Nel semestre Pirelli ha investito 128 milioni di euro, soprattutto in attività High Value e automazione, confermando l’impegno verso l’innovazione e la sostenibilità

Pirelli: ricavi in crescita nel Primo Semestre 2025, utile netto in aumento del 14,1% nonostante volatilità cambi e dazi USA
Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C., riunitosi oggi, ha approvato a maggioranza i risultati consolidati al 30 giugno 2025, segnando una solida crescita nonostante un contesto economico complesso. La votazione ha visto il favore di 9 consiglieri su 15, mentre il Presidente Jiao Jian e quattro altri membri hanno espresso voto contrario, motivando il dissenso sulla dichiarazione riguardante la cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli.
I ricavi del gruppo hanno raggiunto i 3,498,6 milioni di euro, in aumento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 (3.447,5 milioni), con una crescita organica del 4,4% escluso l’effetto cambi (-2,9%). L’High Value continua a rappresentare la quota predominante delle vendite, passando dal 77% al 80%. Il margine EBIT adjusted si è attestato al 16%, in miglioramento rispetto al 15,6% del primo semestre 2024, grazie a una gestione efficace delle leve interne che hanno compensato volatilità dei cambi, aumento dei costi delle materie prime e l’impatto dei dazi statunitensi entrati in vigore dal 3 maggio. L’utile netto è cresciuto del 14,1%, arrivando a 264 milioni di euro rispetto ai 231,3 milioni del primo semestre 2024.
Nel secondo trimestre 2025, i ricavi si sono leggermente ridotti a 1.740 milioni di euro (-0,7% rispetto al secondo trimestre 2024), con una crescita organica del 4% escluso l’effetto cambi (-4,7%). L’EBIT adjusted è cresciuto dello 0,7%, raggiungendo 278,5 milioni di euro, con un margine in crescita al 16% (15,8% nel secondo trimestre 2024). L’utile netto del trimestre ha segnato un +4,5%, pari a 136,8 milioni di euro. Il flusso di cassa netto ante dividendi del secondo trimestre è stato positivo per 193 milioni di euro, in linea con il 2024 escludendo l’effetto positivo della cessione della controllata Däckia.
Pirelli conferma la sua strategia di rafforzamento nel segmento High Value, con volumi in crescita del 5% nel segmento Car ≥18”, superiore al mercato (+4%). Parallelamente, l’azienda riduce l’esposizione sul segmento Standard (≤17”), in linea con la strategia di focalizzazione su prodotti e canali più profittevoli. Il semestre ha visto circa 110 nuove omologazioni con i principali produttori Prestige e Premium, soprattutto per calettamenti ≥19”. Pirelli ha inoltre lanciato nuove linee di pneumatici per auto, moto e biciclette, potenziando la propria offerta di prodotti tecnologicamente avanzati, tra cui il pneumatico PZero di quinta generazione sviluppato con intelligenza artificiale. La collaborazione con partner tecnologici come Bosch e Movyon continua a essere strategica, in particolare per lo sviluppo di sensori e software per il monitoraggio stradale.
Pirelli ha rivisto leggermente al ribasso le stime sui ricavi 2025, previsti tra 6,7 e 6,8 miliardi di euro, rispetto alla precedente indicazione di 6,8-7 miliardi, a causa del peggioramento dello scenario cambi. Confermati invece il target di margine EBIT adjusted al 16% e la generazione di cassa attesa intorno a 550 milioni di euro. Resta confermato l’obiettivo di riduzione del rapporto tra debito netto ed EBITDA adjusted a circa 1 volta, con una posizione finanziaria netta prevista intorno a 1,6 miliardi di euro. Sul fronte dazi USA, in vigore dal 3 maggio con aliquote del 25% sulle importazioni di pneumatici dall’Europa e Brasile, Pirelli ha contenuto l’impatto netto sull’EBIT adjusted a circa 6 milioni di euro, grazie a un piano di mitigazione. Un accordo tra Europa e USA, con ratifica prevista per il 1° agosto, dovrebbe ridurre i dazi al 15%.
Nel semestre Pirelli ha investito 128 milioni di euro, soprattutto in attività High Value e automazione, confermando l’impegno verso l’innovazione e la sostenibilità. Il flusso di cassa netto ante dividendi migliora leggermente a -503,7 milioni, rispecchiando la stagionalità del business e operazioni straordinarie, come la cessione di Däckia.