Economia
Ferrari, Soros approfitta dello sconto e fa shopping. Il titolo vola

Quello che si dice un autorevole market mover. E' bastato agli investitori sentire il nome per andare a rimorchio e scatenare gli acquisti sul titolo Ferrari, visto che quello di George Soros, lo speculatore, per intendersi, che nel 92 attaccò sterlina e lira spingendole fuori dal serpente monetario, è uno che il mercato se lo porta a spasso. Mentre nel parterre di Borsa risuonava ancora il tonfo con cui agli inizi di febbraio gli operatori, complice il bear market, avevano accolto i risultati record del Cavallino, il finanziere di origini ungheresi, approfittando del forte sconto con cui stanno quotando le azioni Ferrari, ha comprato lo 0,45% del capitale, per un controvalore di circa 40 milioni di dollari. Briciole, certo per Soros, ma tanto è bastato per infiammare il titolo della Rossa che da quando si è quotata il 4 gennaio ha bruciato circa un quarto della propria capitalizzazione.
Il balzo a fine seduta è stato di oltre il 10% superando di slancio la soglia dei 34 euro. La partecipazione del finanziere di origine ungherese fa capo al Soros Fund Management. Tra i fondi che detengono quote in Ferrari il Soros Fund si colloca al quarto posto. Il pacchetto di azioni più consistente è quello della fondo Price T Rowe Associates che sempre a fine dicembre deteneva oltre il 4% della Ferrari per un controvalore di circa 365 milioni di dollari.
Tra i big della finanza a stelle e strisce che detengono azioni del Cavallino rampante ci sono Morgan Stanley con 267mila azioni, il colosso BlackRock che attrevrso vari fondi detiene oltre 340mila azioni. Il fondo Price T Rowe è uno dei big con quasi 480 miliardi di dolalri in gestione. Altro nome noto a Wall Street che figura tra gli azionisti Ferrari è il fondo OZ Management, fondato e gestito dal miliardario Daniel Och. A fine dicembre deteneva un pacchetto di 73mila azioni Ferrari, ma è significativo che nell'ultimo trimestre dell'anno scorso OZ abbia ridotto il portafoglio azionario da 29 a 18 miliardi di dollari Quasi 1,9 milioni di azioni Ferrari, pari a circa l'1% del capitale, è in portafoglio all'hedge fund inglese Lansdowne Partner.
Un altro hedge fund, Samlyn Capital, detiene 977mila azioni Ferrari che rappresentano il principale investimento dell'hedge fund di New York nell'ultimo triemstre dell'anno scorso. Tpg Axon, altro hedge fund con 1,4 miliardi di dollari in gestione a fine dicembre possedeva 374mila azioni Ferrari, pari a circa lo 0,20%. Un investimento importante in Ferrari è stato realizzato dall'esclusivo hedge fund Seven Locks Capital Management che annovera meno di 10 clienti e gestisce 350 milioni di dollari. I quasi 16 milioni di dollari investiti nel cavallino ne fanno il quinto investimento per valore.