Economia
Ferrero ora vuole anche i dolci di Nestlè. Sul piatto oltre 2 miliardi. Rumors
Nel portafoglio di marchi in vendita alcuni brand molto noti negli Usa come Butterfinger e Baby Ruth. Altri gruppi in corsa per il deal
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Verrebbe da dire che ormai Ferrero negli Usa ci ha preso gusto. La crescita per linee esterne è già diventato il tratto distintivo della gestione di Giovanni Ferrero, presidente operativo che ha preso le redini del colosso alimentare di Alba dopo la morte del padre e del fratello.

Giovanni Ferrero
E così, dopo aver appena messo a segno l'acquisizione dei dolci americani Ferrara Candy, il terzo gruppo statunitense nel settore delle caramelle gommose che fattura un miliardo di dollari l'anno, pare che Ferrero stia valutando un'altra mossa, sempre nel ricco mercato a stelle e strisce. Il quinto per valore del gruppo della Nutella che Alba punta ad avvicinarne il peso a quello dei tre principali in Europa: Italia, Francia e Germania.
Secondo quanto riporta infatti il Wall Street Journal, che cita fonti vicine al dossier, il gruppo dolciario della famiglia piemontese potrebbe fare un'offerta per le attività candy americane di Nestlè.
Una mossa che approfitterebbe del momento di difficoltà della multinazionale svizzera, finita nel mirino dei fondi attivisti, che all'inizio del 2017 aveva annunciato che avrebbe valutato la vendita della divisione dolci. Divisione che include alcuni brand molto noti negli Usa come Butterfinger e Baby Ruth.

La decisione è stata presa poi ufficialmente a giugno e dovrebbe essere conclusa, sempre secondo quanto fatto sapere da Nestlè, entro la fine dell'anno.
La divisione ha generato lo scorso anno vendite per 922 milioni di dollari e, secondo quanto scrive il celebre quotidiano finanziario edito da Rupert Murdoch, più acquirenti avrebbero presentato offerte con una valutazione intorno a 2-2,5 miliardi di dollari.
Oltre a Ferrero, già citata lo scorso luglio come uno dei possibili offerenti da parte del servizio di intelligence Dealreporter, ci sarebbero in lizza anche Hershey, alcune società di private equity, e Brynwood Partners. Quest'ultimo gruppo ha già acquisito da Nestlè altri marchi di caramelle Usa. No comment da Alba.