Focus mercati/ L'onda rialzista giapponese si infrange sulla Bce: borse in rosso

L'onda rialzista arrivata dal Giappone si infrange sulle parole di Mario Draghi. Chiusura di seduta in calo per la Borsa valori, messa sul chi va là nel pomeriggio dall'allarme lanciato dal numero uno dell'eurotower, preoccupato di un rallentamento della ripresa. L'indice Ftse Mib termina così con un ribasso dello 0,30%, come l'All Share, bilancio comunque migliore rispetto alle altre piazze europee. Per Piazza Affari una seduta a due facce, con un massimo del +1,6% in mattinata sulla spinta dei bancari, e il rapido dietrofront pomeridiano. L'attesa per le mosse della Bce è andata delusa. Sul fronte Usa, in crescita più delle attese i sussidi settimanali di disoccupazione. Sul listino balzo di Telecom e Bpm, giù le altre banche.
Negative anche le altre borse europee. Il Dax di Francoforte perde lo 0,73% a 7.817,39 punti, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,77% a 3.726,16 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra dell'1,19% a 6.344,12 punti, l'Ibex di Madrid lascia sul terreno lo 0,71% a 7.847,9 punti.
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti chiude a 333 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 322 e un massimo di 341 punti.
In mattinata la Bank of Japan, la banca centrale del Giappone, ha adottato una politica monetaria più aggressiva per raggiungere in 2 anni il nuovo target di un'inflazione al 2% deciso a gennaio e stimolare così la crescita economica attraverso un aumento dell'offerta aggregata.
Al termine del primo vertice sotto la guida del nuovo Governatore Haruhito Kuroda, la Boj ha annunciato un aggressivo programma di spesa (quantitative easing), che include anche l'acquisto di bond governativi e di azioni. La mossa ha dato vigore al Nikkei di Tokyo che ha chiuso in tonico rialzo (+2,2%).
"La banca centrale - si legge in un comunicato della BoJ - condurrà operazioni di money-market al fine di aumentare la sua base monetaria tra i 60 mila e i 70 mila miliardi di yen l'anno (645-755 miliardi di dollari)". La BoJ intende allungare la scadenza dei bond governativi in suo possesso. In particolare, Kuroda vuole raddoppiare i bond governativi e le azioni in suo possesso in due anni, elevando da una media di 3 a 7 anni la scadenza dei titoli pubblici che detiene. L'obiettivo di Tokyo è quello di rilanciare l'economia e contenere la deflazione. L'istituto aumenterà l'acquisto di bond rischiosi come i Reit immobiliari, che saliranno a 30 miliardi di yen l'anno e gli Eft di 100 miliardi di yen l'anno. La Boj non prenderà più come riferimento della sua politica monetaria l'overnight ma la base monetaria, che continuerà a crescere di 60-70 mila yen l'anno.