Forum di Cernobbio Confcommercio, Sangalli: il Paese è di fronte a un bivio

Forum di Cernobbio, il presidente di Confcommercio Sangalli: il Paese è di fronte a un bivio

All'apertura del Forum di Cernobbio il presidente di Confcommercio Sangalli lancia un monito: il Paese è di fronte a un bivio. La crescita 2017 è modesta e c'è un rischio di stagnazione nel 2018. “Negli ultimi mesi, pur registrando qualche segnale risveglio dell'economia, abbiamo assistito a una vera e propria altalena di indicatori economici che impongono grande prudenza. Siamo di fronte a un bivio: o si trasforma questo scorcio di legislatura in una accelerazione delle riforme economiche per rendere la ripresa più robusta, oppure ci dovremo arrendere a uno scenario che dice due cose. Primo: nell'anno in corso, anche con un po' di ottimismo che pur vogliamo mantenere, la crescita sarà modesta, non oltre l'1,1%. Secondo: ci sono tutti i presupposti perché, venuto meno il quantitative easing, si possa tornare nel 2018 a una nuova pericolosa stagnazione. Dobbiamo fare di tutto per evitare questa possibilità. Per farlo dobbiamo saltare 2 ostacoli: primo, le fragilità strutturali del nostro paese, burocrazia opprimente, carenze infrastrutturali e logistiche, deficit di legalità; secondo, con l'attuale livello di pressione fiscale inchiodata al 3% del Pil è difficile rendere concreta la possibilità di crescita, di sviluppo. La strada obbligata è ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese agendo su aliquote Irpef”.

Forum di Cernobbio Confcommercio, Sangalli: il Paese è di fronte a un bivio. No all'aumento dell'Iva

“Per rilanciare la domanda interna che per consumi e investimenti vale l'80% del Pil si deve superare la logica degli interventi spot, abbandonare la prudenza per ridurre la spesa pubblica aggredendo sprechi e inefficienze per ridurre le tasse. In questa stessa logica è fondamentale evitare qualunque aumento dell'Iva, a questo proposito apprezziamo l'intenzione del governo di condividere questa posizione. Per essere chiari, siamo favorevoli alla riduzione del cuneo fiscale ma non a costo di una maggiorazione dell'Iva. Alcuni errori ormai sono compiuti, uno su tutti:  l'abolizione dei voucher, che erano lo strumento più idoneo a coprire prestazioni saltuari ed occasionali anche nelle imprese con dipendenti, anche se c'è intenzione da parte del Governo di rimediare. Il sistema delle imprese italiane soffre un problema di difficoltà di accesso al credito bancario tanto più rilevante in un Paese che difetta di forme di finanziamento alternativo. Il sistema bancario ha dovuto far fronte a sfide interne e internazionali, tuttavia continua a ridursi il credito bancario alle imprese, con una perdita di quasi 120 miliardi di euro rispetto al 2011. Chiediamo al Governo di dare una diversa e migliore prospettiva”.

Il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo Stefano Barrese: Intesa Sanpaolo, numeri alla mano, ha fatto la sua parte nel credito alle imprese

Nel pomeriggio è intervenuto al Forum di Cernobbio il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo Stefano Barrese, proveniente dal grattecielo di Intesa Sanpaolo di Torino dove è in corso l'evento Sharing Italy. Interrogato sulla carenza nel credito alle aziende evocato dal presidente di Confcommercio Sangalli, Barrese ha risposto non per il sistema bancario nel suo insieme ma per Intesa Sanpaolo, fornendo cifre che indicano il ruolo importante svolto dal primo istituo bancario italiano.

VIDEO - STEFANO BARRESE, RESPONSABILE DIVISIONE BANCA DEI TERRITORI INTESA SANPAOLO: SUI CREDITI ALLE IMPRESE INTESA SANPAOLO, DATI ALLA MANO, HA FATTO LA SUA PARTE PER INTERO