A- A+
Economia
Fs, l’idea per non “scontentare” nessuno: un presidente con deleghe forti

Nomine: Fs e l’idea per non “scontentare” nessuno

Un presidente con deleghe forti, ancora da definire, e un amministratore delegato meno “totale” di quanto avvenga oggi. È questo il piano che starebbero cercando di mettere a punto Lega e Fratelli d’Italia in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione di Fs. D’altronde, la data ancora non c’è, ma una convinzione, quella sì: l’assemblea per l’approvazione del bilancio di Ferrovie dello Stato dovrebbe essere quella in cui verrà annunciato il nuovo management che guiderà l’azienda per i prossimi tre anni. Non va dimenticato che Fs ha lanciato un piano strategico decennale che metterà a terra 200 miliardi di euro, di cui 26 provenienti direttamente dal Pnrr e gli altri da investimenti e fondi infrastrutturali. Dunque, una montagna di soldi che l’amministratore delegato Luigi Ferraris ha allocato.

I bookmaker, al momento, sono inclini a puntare su una permanenza del manager che è stato cfo di Enel e ha ricoperto analogo incarico in Poste, traghettando l’azienda verso la quotazione. Poi la nomina ad amministratore delegato in Terna dall’allora premier Paolo Gentiloni e quindi, alla scadenza del mandato, un anno di attesa prima di essere scelto dall’esecutivo di Mario Draghi per guidare Ferrovie. Ma tutto è ancora da definire. In primo luogo, perché il gruppo è partecipato al 100% dal Mef e non è quotato in Borsa. E quindi il governo può decidere anche all’ultimo senza avere particolari obblighi di pubblicità.

LEGGI ANCHE: Rai, Cdp, Netco, Fs: nomine, ecco il borsino aggiornato

Secondo: la tensione tra Lega e Fratelli d’Italia è palpabile e uno dei terreni di contrasto sarà proprio quello delle nomine. Di prammatica la decisione su chi deve guidare Ferrovie spetterebbe a Matteo Salvini, ministro competente in materia. Ma è arcinoto che la premier Meloni voglia avere un ruolo nella partita. E dunque come andrà a finire? Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it si potrebbe decidere di venirsi incontro con un presidente indicato dalla Lega con deleghe forti – ancora tutte da definite – magari con potere di firma entro una certa soglia come avvenne molti anni fa con Cesare Geronzi e Generali. 

Chi? Il nome che risuona nei palazzi del potere romano è quello di Dario Lo Bosco, attuale presidente di Rfi, fortemente voluto dalla Lega in tandem con Giampiero Strisciuglio per la guida dell’azienda che gestisce l’infrastruttura ferroviaria. Se lo schema di un presidente forte con un amministratore delegato lievemente depotenziato dovesse prendere piede, allora la via più praticabile e comprensibile sarebbe quella della riconferma di Ferraris. D’altronde, il manager ha appena sviluppato il piano strategico che ha un orizzonte temporale ampio. E molti addetti ai lavori fanno notare che il cambiamento non è sempre sinonimo di successo, anzi.

LEGGI ANCHE: Dalla privatizzazione di Ferrovie fino a 90 mld quotando la holding

Se invece le voci di una sostituzione dell’attuale amministratore delegato dovessero intensificarsi, le piste portano tutte in direzione di Luigi Corradi, attuale amministratore delegato di Trenitalia che ha ottenuto lo scorso anno la riconferma alla guida dell’azienda che gestisce le vetture. Su di lui pesa il doppio inciampo della “fermata a richiesta” per il ministro Francesco Lollobrigida e il treno per Sanremo all’insaputa del ministro Matteo Salvini.

Alternative, al momento, non sembrano essercene. Stefano Donnarumma, che pure vanta un credito con il governo, non sembra essere della partita e, semmai, potrebbe essere un candidato credibile per la guida di Cassa Depositi e Prestiti. Ma lì la partita è ancora tutta da giocare: Dario Scannapieco sembra essere in vantaggio, ma si è fatta insidiosa la concorrenza di Matteo Del Fante che ha appena nominato direttore generale di Poste Giuseppe Lasco e che potrebbe quindi lasciargli il timone per approdare in Via Goito.

Quello che è certo è che dalla metà di aprile la partita delle nomine (c’è anche il rinnovo della Rai da discutere) entrerà nel vivo. I nomi ci sono e altri ne usciranno nelle prossime settimane. La premier vorrebbe optare per la continuità, ma si deve scontrare con la realpolitik. Ma è bene preparare i popcorn.






in evidenza
Annalisa e Rose Villain insieme, la coppia che non ti aspetti: ecco la foto che impazza sui social

Guarda la gallery

Annalisa e Rose Villain insieme, la coppia che non ti aspetti: ecco la foto che impazza sui social


motori
Renault Symbioz: innovazione e tradizione nel segmento C

Renault Symbioz: innovazione e tradizione nel segmento C

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.