Economia
Generali, l'utile balza a 2,25 mld nei primi nove mesi, premi +6,4%

Generali, utile netto in crescita del 74%, risultato operativo a 4,4 miliardi. Donnet in linea con i target 2021. Il mercato accoglie positivamente i conti
Generali, in nove mesi l'utile balza del 74%, Donnet conferma il piano strategico '21
Il gruppo Generali chiude i primi nove mesi dell'anno con utile netto a 2,25 miliardi in crescita del 74%. Il risultato operativo sale a 4,4 miliardi in rialzo del 10%, “grazie allo sviluppo positivo dei segmenti vita, asset, management e holding, e al resiliente contributo del segmento danni, nonostante la maggior incidenza dei sinistri catastrofali”.
Tra gli altri dati, i premi lordi ammontano a 54,9 miliardi in crescita del 6,4%: in aumento sia nel settore vita (+6,5%) danni (+6,2%) mentre il combined ratio si attesta al 91,3% (+1,6 punti percentuale) scontando la ripresa della mobilità.
Sia utile che risultato operativo si posizionano nella parte alta del consensus. Il solvency ratio a sua volta si rafforza al 233%, dal 224% di fine 2020. Con questi numeri, il gruppo conferma così di “essere in linea per completare con successo il piano strategico Generali 2021". Per l'outlook Trieste prevede "che il settore assicurativo globale, sia vita che danni, beneficerà del quadro macroeconomico positivo".
Generali, raccolta netta a 9,5 miliardi, in crescita del 3%
La raccolta netta vita di Generali è in crescita a 9,5 miliardi (+3%), interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio mentre il new business margin è pari al 4,76% (+0,66 punti percentuale). Il risultato operativo del segmento asset management aumenta a 451 milioni (+32%), "spinto principalmente dalla crescita dei ricavi operativi, anche grazie all'aumento complessivo delle masse in gestione. Continua la crescita del risultato operativo del segmento Holding e altre attività, grazie ai risultati di Banca Generali e al contributo significativo del private equity".
L'incremento di dieci punti percentuale della Solvency, invece, "è principalmente ascrivibile al solido contributo della generazione normalizzata di capitale al netto del dividendo di competenza del periodo, calcolato come pro rata del dividendo dell'anno precedente, e alle varianze di mercato, favorite dal recupero dei tassi di interesse, dalla chiusura dello spread sui titoli governativi italiani e europei e dalla ripresa del mercato azionario".
Per l'evoluzione della gestione, il gruppo "conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio vita a rafforzamento ulteriore della profittabilita' e con una logica di piu' efficiente allocazione di capitale.
Nel settore danni, l'obiettivo di Generali nei mercati assicurativi maturi in cui il Gruppo opera è di mantenere il trend positivo di raccolta premi accompagnato da un'eccellente profittabilita', nonostante la maggiore incidenza dei sinistri catastrofali, e, al contempo, di rafforzarsi in mercati ad alto potenziale, ampliando la propria presenza e offerta".
Inoltre, "nel corso del 2021, con riferimento al segmento asset management, proseguiranno le azioni volte a sviluppare l'espansione nei private e real asset, dove Generali puo' far leva sulle proprie capacità e sul proprio impegno nel supportare la ripresa economica, a cui si accompagneranno l'incremento del catalogo prodotti high conviction e multi-asset per clienti e partner e della capacita' distributiva".
Facendo leva su tutte queste iniziative e alla luce dei risultati dei nove mesi del 2021, "il gruppo conferma l'obiettivo di una crescita annua composta 2018-2021 degli utili per azione tra il 6% e l'8%. Si prevede inoltre un Roe atteso del 2021 maggiore dell'11,5%. L'obiettivo del pagamento dei dividendi cumulati 2019-2021 tra 4,5 e 5 miliardi è stato raggiunto con l'erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 recentemente effettuata".
Dopo la pubblicazione dei conti e lo slancio inziale della mattinata (+1,45% a 19,295 euro), i titoli del Leone di Trieste continuano a reagire positivamente: a Piazza Affari guadagnano lo 0,2% a 19,09 euro.
Generali chiude la sessione di oggi registrando una quotazione del +0,68% a 19,15 euro/azione |
Generali, Borean: dopo Cattolica in cassa ancora 1 miliardo per altre acquisizioni
Inoltre, commentando i dati dei primi nove mesi, Cristiano Borean, direttore della finanza ha dichiarato che, dopo l'Opa su Cattolica (ne abbiamo parlato qui) il gruppo ha ancora 1 miliardo in cassa per eventuale M&A.
In conference call con i giornalisti ha inoltre sottolineato che gli obiettivi restano sempre gli stessi, "rafforzare la leadership in Europa, crescere in mercati di alto valore come l'Asia e individuare eventuali opportunita' nell'asset management". Alla somma potenzialmente investibile, ha precisato il manager, è già stata tolta la spesa per l'acquisizione in Malesia e su di essa ha un effetto positivo il fatto che l'Opa Cattolica non è stata completata tutta per cassa.
"L'M&A è un mezzo per diversificare ulteriormente le fonti di utile e per accelerare l'esecuzione delle strategie, non un obbligo. - ha detto il manager, rispondendo anche a gli chiedeva su un potenziale utilizzo del 'tesoretto' per un buyback - Le acquisizioni sono un modo per creare valore per i soci e continuiamo a valutare qualsiasi operazione possibile coerente con la nostra strategia. A fine anno all'Investor Day faremo il punto della situazione, insieme con il nuovo piano, anche su questo".